Prima giornalista poi direttrice e ora conduttrice di un programma tutto suo, Bianca Berlinguer, la giornalista che ha sbancato.
Inizia la sua carriera da giornalista nelle file de Il Messaggero contemporaneamente a al lavoro di redattrice a Mixer, dopo una gavetta durata qualche anno entra in Rai, precisamente Rai3. Dal 1991 al 2016 conduce l’edizione serale del Tg3, e all’incirca a metà del suo percorso ne diviene direttrice ma continua a condurre il Telegiornale. Nell’agosto 2016 conduce il suo ultimo Tg e viene poi sostituita da Luca Mazzà, ma lei da vita ad un programma dal nome CartaBianca.
Il prigramma d’attualità riscuote da subito un gran successo, tanto che ad oggi è uno tra i programmi d’attualità più seguiti di sempre. L’attualità e la cronaca sono al centro del suo programma, dibattiti che suscitano sempre dialoghi e discussioni di tipo sociale che analizzano le situazioni in profondità.
Lo stipendio da capogiro
La Rai ha attraversato uno scandalo, detto Stipendi d’oro, in cui l’emittente veniva criticata per il valore degli stipendi dei sui dipendenti.
Al momento dello scandalo gli stipendi erano esorbitanti, l’ammontare dello stipendio più alto era pari a 650.000 euro ed era quello che veniva percepito dai dirigenti, la pubblicazione di queste cifre, per l’etica della trasparenza, diede il via allo scandalo e gli stipendi, di dirigenti, giornalisti e conduttori subirono un taglio.
Ad oggi, dopo lo scandalo vissuto, la Berlinguer percepisce uno stipendio davvero stellare, il suo patrimonio ammonta a diversi milioni di euro. Quando è diventata direttrice, nel 2016, non era ancora stato imposto dalla dirigenza Rai un tetto massimo per gli stipendi, infatti in quanto tale percepiva un stipendio pari a 280.000 euro annui.
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Da quando ha dato il via al suo programma, CartaBianca, le cose sono cambiate, non essendo più direttrice rientra nell’insieme di conduttori, giornalisti e presentatori che fanno parte della categoria “artisti” e che quindi hanno la possibilità di superare il 240.000 euro annui. C’è da dire poi che dipende anche dal calibro del giornalista, nomi come quello di Fabio Fazio si possono permettere di superare una certa soglia di stipendio rispetto ad altri colleghi meno conosciuti.