Bollo auto, nuove direttive che compongono una classifica per il pagamento della tassa di circolazione sui vari veicoli sulla strada.
L’invenzione dell’automobile è stata una delle più riuscite per quando concerne l’autonomia delle persone. All’improvviso kilometri di percorrenza potevano essere coperte con l’avvento della nascita del motore. Da lì a poco una carrozzeria costruita intorno al propulsore rombante avrebbe fatto nascere il veicolo più usato di tutti i tempi.
La necessità di farne una virtù, ha predisposto, per i proprietari delle utilitarie, il pagamento di una tassa di circolazione. Il dovere è predisposto dallo Stato e tutti i possessori dei veicoli in genere, sono dovuti a farne ammenda e al versamento. Il corrisposto andrà alle casse regionali che dovrebbero amministrarli nelle migliorie stradali della viabilità.
Il bollo auto è calcolato in base ai kilovattori dell’automobile ma può essere scontata in particolari situazioni. Ad esempio se il pagamento viene effettuato online ci sarà l’immediato sconto del 10%. Non sarà molto lo scalo ma tanto vale approfittare di questa piccola agevolazione. Quindi tramite la domiciliazione bancaria è possibile questa detrazione.
E’ chiaro che chi appartiene alla categoria dei fragili con la legge 104, ha bisogno di aiuto per spostarsi. Quindi non potendo garantirsi un lavoro adeguato può usufruire di una totale esenzione. Gli invalidi, sordomuti e disabili psichici, e individui che hanno bisogno di terze persone per spostarsi.
C’è anche una certa libertà di emanazione da parte delle varie regioni italiane. Esse possono caratterizzarsi per diminuire o alzare il costo del bollo auto o estendere uno sconto su particolari categorie. In Lombardia, i taxisti hanno il 75% di sconto sui propri veicoli, mentre chi possiede e noleggia auto e ciclomotori pagano dal 20 al 50% in meno.
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Le auto delle varie Onlus come anche i veicoli a idrogeno, elettrici, i mezzi pubblici e quelli storici non pagano niente. Come anche le autoambulanze e i mezzi per la raccolta rifiuti Anche la regione Puglia e l’Emilia Romagna si adeguano e appoggiano lo stesso sistema di esenzione o risparmio tassa di circolazione come già provveduto dalla regione Lombardia.