Il ritrovamento delle preziose monete è avvenuto a Grado, nel Principato delle Asturie in Spagna.
Si tratta di un cospicuo ritrovamento di monete romane. La più grande collezione mai scoperta nel nord della Spagna. Secondo quanto riferito dalla relazione archeologica citata anche dai media spagnoli, la scoperta consiste in 209 monete datate tra il III e il IV secolo d.C., trovate anche grazie all’aiuto di un tasso affamato.
Il ritrovamento risale a Gennaio del 2021 e gli archeologi hanno attribuito al mammifero parte della scoperta grazie al suo piccolo ma fondamentale contributo. Infatti l’animale, scavando in cerca di bacche e vermi ha aperto una piccola fessura tra il terreno e le rocce, vicino alla sua tana. Proprio dove sono state ritrovate le preziose monete.
La scoperta del tutto casuale di un tesoro privo di valore per il tasso, che però ha aiutato al ritrovamento dell’ingente reperto archeologico. Una scoperta avvenuta in un momento molto complicato per la Spagna, colpita dalla tempesta Filomena e da ingenti nevicate nel Principato delle Asturie.
Dalle prime analisi citate nel referto archeologico, ripubblicato dal quotidiano spagnolo El Pais, questo tipo di monete è molto probabile che siano state realizzate in posti lontani dalla penisola Iberica, in luoghi come Costantinopoli, odierna Istanbul in Turchia e Salonicco, in Grecia.
Non si tratta del primo ritrovamento nella zona di Grado, infatti intorno al 1930 sono state ritrovate 14 monete risalenti al periodo in cui ha regnato Costantino I, tra il 306 e il 337 d.C.. In seguito alla entusiasmante scoperta, il dipartimento di cultura della Asturie ha annunciato che inizierà nuovi progetti di ricerca archeologica nell’area.
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Una scoperta casuale che speriamo possa portarne a nuove, dato anche l’impressionante numero di monete ritrovate in questa occasione che certamente fa ben sperare gli archeologi per i futuri progetti di ricerca. Una sorprendente storia nella quale ha avuto un ruolo da protagonista un tasso e la sua fame.