Una donna di Pesaro è morta dopo un morso di un ragno violino. La tragedia riporta l’attenzione su questi pericolosissimi aracnidi. Ecco cosa fare in caso di puntura.
Tragedia a Gabicce Mare, in provincia di Pesaro. Una donna di 46 anni, Cristina Calzoni, è morta dopo essere stata morsa per ben due volte, nell’arco di pochi mesi, da un esemplare di ragno violino. Si tratta di un’aracnide che vive in tutta Italia e ama stare in luoghi caldi e asciutti, generalmente in mezzo alle rocce.
Ma vediamo i dettagli della paurosa morte delle donna. La Calzoni è morta sotto gli occhi del compagno e i sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Ma cosa era accaduto prima? Ebbene, come racconta l’uomo, Cristina era stata morsa una prima volta a settembre da un ragno violino, in una colonia felina dove la donna si occupava di nutrire i gatti randagi.
Il ricorso alle pomate sembrava aver risolto ogni problema di salute. Ma pochi mesi dopo Cristina avrebbe subito un secondo morso alla schiena, quello che probabilmente si sarebbe rivelato fatale nel tempo. Questa volta i medicinali non avrebbero sortito l’effetto sperato. La Calzoni lamenteva dolori sempre più lancinanti alla schiena, costringendola a rivolgersi ad un centro antiveleni. Ma tutto, purtroppo, si è rivelato vano.
Se siete morsi da un ragno, qualsiasi specie sia, l’indicazione è quella di rivolgersi immediatamente ad un Pronto Soccorso e a un centro antiveleni, per prevenire le complicazioni di condizioni altrimenti curabili e non mortali come le infezioni. State attenti a rivolgervi sempre a personale medico specializzato ed evitate in modo assoluto qualsiasi terapia fai da te.
In questi casi infatti il rischio è quello di mascherare sintomi, come il rossore o il dolore acuto, dietro i quali potrebbero palesarsi invece pericoli molto più seri e, come abbiamo visto, in alcuni casi persino fatali. Bisogna fare anche molta attenzione al corretto dosaggio di farmaci, facendosi aiutare da personale esperto.
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E’ bene ricordare, comunque, che il ragno violino in realtà morde di rado e solo se costretto per autodifendersi inietta la sua tossina.