Ennesimo episodio di violenza domestica: stavolta a farne le spese è stata una donna, massacrata e lasciata agonizzante in terra da un suo familiare. La tragica vicenda scuote la comunità.
Non si arrestano le violenze perpetrate nel nostro Paese ai danni delle donne: ma stavolta c’è un’aggravante in più. I fatti che hanno condotto alla morte di una donna nella giornata di ieri infatti hanno avuto luogo all’interno delle mura domestiche, nel luogo che più di ogni altro dovrebbe essere sicuro.
I drammatici fatti sono avvenuti a Latina, la seconda città del Lazio, un centro di 150mila abitanti ad un’ora circa da Roma. Lì, nella serata di ieri, gli agenti della locale Polizia di Stato sono dovuti intervenire dopo essere stati chiamati dalla figlia della vittima, trovando uno spettacolo agghiacciante.
Ma andiamo con ordine. Nella serata di ieri una donna, rientrando in casa propria, ha fatto una drammatica scoperta: la madre giaceva a terra agonizzante, con chiari segni di lesioni.
Avvisati tempestivamente, gli agenti di polizia sono giunti sul luogo ed hanno trovato insieme alla vittima ed a sua figlia il compagno di lei. Dopo l’intervento dei sanitari che hanno tentato un tempestivo trasporto presso il locale ospedale, i militari hanno interrogato l’uomo, che non ha potuto o saputo fornire spiegazioni convincenti in merito all’accaduto.
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Non solo: l’uomo ha subitaneamente perso la calma, rifiutando di indossare la mascherina e reagendo in maniera agitata e scomposta alle domande. Tutto ciò ha condotto all’arresto del 44enne, che è stato portato in Questura.
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Per la donna, purtroppo, non c’è stato nulla da fare ed è deceduta poco dopo l’arrivo in ospedale. L’uomo è stato posto in stato di arresto, sospettato di aver spintonato la vittima provocandole le lesioni fatali.
