Un “gioco delle tre carte” in perfetto stile commedia all’italiana: ecco a cosa stava andando incontro il rapper Fedez, vittima di un raggiro perpetrato ai suoi danni che avrebbe potuto costargli molto caro. Ma fortunatamente…
Un gioco pericoloso orchestrato ai danni di Fedez da un dipendente di una su società, la Doom. Rimanere calmi e soprattutto non cadere in tentazione quando le cifre che passano sul tavolo hanno molti, moltissimi zeri non è semplice.
Ma il requisito base di chi vuol lavorare in un ambiente come quello dello spettacolo dovrebbe essere proprio l’onestà: stavolta non è andata così. Fortunatamente un intervento provvidenziale ha salvato il rapper da un salasso che avrebbe avuto i contorni della beffa.
Fedez: pacco, doppio pacco e…
Come in un film, l’oggetto della truffa è un’eccedenza economica dichiarata da un dipendente della Doom srl, società creata dall’artista per curare i suoi diritti di immagine e le sponsorizzazioni legate al suo nome.
Amministratrice delegata della società è la madre del rapper, Annamaria Berrinzaghi. Proprio lei è stata la “salvatrice” del figlio: infatti con la sua denuncia ha bloccato il tentativo di truffa che un dipendente aveva quasi condotto in porto.
In pratica, l’uomo aveva dichiarato che una nota azienda produttrice di zainetti avesse concluso un accordo di sponsorizzazione con il rapper per la cifra di 250mila euro, mentre il patto economico ne prevedeva 350mila.
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I 100mila mancanti erano stati “deviati” dal dipendente sul conto di un’altra società per la quale avrebbe iniziato a lavorare a breve, una sorta di “dote” per il suo ingresso nell’organigramma.
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La denuncia ha bloccato il raggiro, ed il PM di Milano Alessandro Gobbis ha scritto negli atti che l’uomo avrebbe tentato “di procurare a sé e per una terza società un ingiusto profitto di 100mila euro”.