Intervenendo al Consiglio Nazionale in corso a Roma al Foro Italico, il Presidente del Coni ha rivelato di aver rischiato l’ictus. Ma come sta oggi? Gli ultimi aggiornamenti sulla sua salute.
Il mondo dello sport italiano è in apprensione per la salute di Giovanni Malagò, presidente del Coni. In occasione del Consiglio Nazionale tenutosi a Roma presso il Foro Italico, il numero 1 del Comitato Olimpico Nazionale ha rivelato: “Ho rischiato l’ictus”. Scopriamo come sta oggi.
Giovanni Malagò è nato a Roma il 13 marzo del 1959. Da sempre appassionato di sport, pratica fin da giovanissimo il calcio a 5, disciplina nella quale conquistò tre scudetti con la Roma RCB e 4 Coppe Italia. Comincia quindi l’attività di imprenditore, nel settore auto di lusso. Sono gli anni in cui stringe fitti rapporti di lavoro e di amicizia con la famiglia Agnelli e con Luca Cordero di Montezemolo.
Dal 2013 è divenuto il nuovo presidente del Coni, carica riconfermata quattro anni dopo. Tra i suoi provvedimenti più importanti si ricorda nel 2018 la nomina di Roberto Fabbricini a Commissario straordinario della FIGC, in un momento di estrema delicatezza per il mondo del calcio italiano.
Adesso la notizia che tiene in ansia tutto il mondo sportivo. “Ho rischiato l’ictus durante le vacanze natalizie – rivela Malagò – mentre ero andato a fare un piccolo intervento programmato in day hospital all’occhio. Hanno scoperto che avevo una seria complicazione cardiaca, un’aritmia atriale, e siccome sono brachicardico non l’ho mai sentita”.
Giovanni Malagò (Instagram)
“Sono stato a rischio di trombo ed ictus – prosegue il numero uno del Coni – l’ho capito quando al termine mi hanno fatto elettrocardiogramma a raffica”. Momenti di grande paura, quindi, che Malagò ha deciso di rivelare ai membri del Consiglio Nazionale perchè sentiti come “parte della sua famiglia”.
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Il momento più duro, comunque, sembra passato. Il lieto fine sembra dietro l’angolo, come rivela infine lo stesso Malagò: “Mi è andata bene, sono fuori pericolo. Ho avuto questo problema ma ora non ce l’ho più. Ho fatto bene comunque a fare la terza dose di vaccino”, conclude.
