A cena dallo chef Alessandro Borghese, ecco alcune dritte sul suo locale per godersi una serata indimenticabile.
Siamo abituati a vedere lo chef Alessandro Borghese in talmente tanti programmi di cucina in televisione che probabilmente ci viene difficile immaginare che possa mandare avanti allo stesso tempo un ristorante tutto suo. Ebbene, l’affascinate professionista napoletano si è rivelato un vero multitasking, capace non solo di risollevare l’umore ai ristoratori a colpi di sfide ai fornelli ma bensì anche di conquistare i palati dei suoi stessi fan.
Borghese ha da sempre nutrito il sogno di diventare uno chef, la sua passione per la cucina infatti risale sin alla sua tenera età, momento in cui Alessandro ha capito quale sarebbe stato il lavoro dei suoi sogni. Un sogno che lo chef ha trasmesso, nel corso degli ultimi anni, a tantissimi telespettatori che seguono con una certa assiduità tutti i suoi programmi, uno più di successo dell’altro!
Ma veniamo a noi, quanto sarebbe bello poter cenare nel ristorante di Alessandro Borghese senza dover sborsare una somma da capogiro? A contrario di quello che si possa pensare, sbirciando i menù e tirando le somme, pare che il Lusso della semplicità, il nome del locale dello chef, sia alla portata di tutti.
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Alessandro Borghese propone una vasta gamma di piatti che prendono spunto dalle diverse tradizioni della cucina italiana, dai classici primi romani ai secondi piatti del nord Italia, andando a riconfermare appunto quanto sia lussuosa la semplicità. Le sue pietanze variano in base alla stagionalità dei prodotti, offrendo al cliente sempre il meglio che si possa trovare sul mercato a un modico prezzo.
La fascia di spesa di una singola persona varia dagli 85 ai 110 euro, in base al numero di portate che si sceglie di assaporare, tre per la somma più economica e cinque per quella più generosa. Le cifre riportate da menù rendono il locale situato nel milanese accessibile ai più.
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Una buona notizia per i fan di Alessandro Borghese, che da oggi non dovranno più accontentarsi di ammirare lo chef solamente nei panni di giudice, ma potranno avere l’onore di deliziare le proprie papille gustative con sapori semplici ma curati nel minimo dettaglio.
