Spara alla compagna malata e poi si uccide, tragedia nel Canavese

«Non ha sofferto e non soffrirà più». Con queste parole,  Corrado Aramino, 71 anni, imprenditore agricolo, ha attuato il suo gesto estremo.

Polizia ( Pixabay)

In base alle prime ricostruzioni fatte dai carabinieri di Strambino, sembra che la vittima,  fosse affetta da una grave malattia e per questo motivo Corrado avrebbe deciso di farla finita.

Un omicidio-suicidio pianificato in maniera machiavellica nei dettagli: il compagno ha parcheggiato l’utilitaria nel cortile, dove non era possibile che qualcuno la potesse vedere, ha ucciso prima la compagna, con un colpo di pistola alla testa e poi ha rivolto la Beretta calibro 22 contro di sé, togliendosi la vita.

Essendo che la tragedia si è consumata in un casolare abbastanza isolato, nessuno ha sentito gli spari. I parenti non sentendo la coppia per diversi giorni, allarmati e preoccupati ne hanno denunciato la scomparsa, così i carabinieri entrati in casa della coppia, hanno trovato il messaggio lasciato da Corrado.

Nel piccolo paesino del Canavese,  lo sgomento tra gli abitanti  per questa tragedia

Polizia sul luogo del delitto ( Pixabay)

Poichè l’uomo deteneva legalmente una semiautomatica, le forze dell’ordine accingendosi a cercarla in casa e, non trovandola, si sono diretti verso la segheria, dove hanno scoperto i due corpi senza vita: lui al posto di guida, lei sul sedile del passeggero. Secondo il medico legale la morte della coppia potrebbe risalire ad almeno 4 giorni prima, ma sarà l’autopsia a chiarire ogni dubbio.

Corrado Aramino era un imprenditore agricolo molto conosciuto in paese, e Silvana Laurent era una donna solare, molto attiva, appassionata di sci di fondo. Secondo i primi accertamenti eseguiti dalla Squadra di investigazioni scientifiche, non è ancora possibile stabilire se Silvana fosse a conoscenza della decisione di Corrado e se abbia condiviso il suo tragico piano.

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Quello di cui si è certi e a conoscenza, è che all’interno della casa dei coniugi e nell’auto sono stati trovati alcuni biglietti che confermerebbero l’ipotesi di gesto suicidio-omicidio che sarebbe stato attuato dal compagno, a causa di una malattia psichica di cui era affetta la donna. Il messaggio trovato in casa è stato scritto solo dall’uomo, che poi ha firmato anche un secondo biglietto, trovato all’interno della sua vettura: “Vi chiedo scusa, un abbraccio a tutti. Corrado”.

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