Francobolli rari, questo vale davvero una fortuna. Se lo trovate potete festeggiare

Francobolli, una passione che può fruttare anche molti soldi. Tanti i pezzi che fanno gola ai collezionisti. Ecco quello che vale davvero una fortuna: se lo trovate a casa potete festeggiare!

Francobolli
Francobolli che passione (Pixabay)

Chi di noi non ha mai avuto in casa una piccola collezione di francobolli? Inutile negarlo. Magari adesso l’avrete riposta da parte, ma state attenti, perchè potrebbero rappresentare un vero tesoro! Vi sveliamo infatti quali sono i pezzi che valgono di più e soprattutto il più raro in assoluto. 

La filatelia è il termine che designa il collezionismo di francobolli: la radice è greca, “filos” (amante) e “atelia” (franchigia). Il primo in assoluto si chiamava Penny Black e venne emesso in Gran Bretagna nel 1840, mentre nel decennio successivo si ebbero le prime riunioni di filatelisti negli Stati Uniti.

E’ italiano, però, il più grande collezionista di tutti i tempi: si tratta di Filippo De Ferrari, che fece della filatelia una vera ragione di vita. La sua collezione fu dispersa attraverso una serie di aste pubbliche che si svolsero nei primi anni ’20 del Novecento. Il patrimonio dei suoi francobolli fu stimato in 26 milioni e 400mila franchi.

Francobolli, sono tanti quelli rari ma questo vale più di tutti. Ecco qual’è

Tra i francobolli più rari compaiono quello emesso dallo Stato Pontificio nel 1852 (che da solo vale 150 euro ma l’intera serie supera i 10mila euro), il tipo “Trinacria” realizzato dal Regno delle Due Sicilie (1400 euro), ed un secondo esemplare di “Trinacria”modello T che può valere fino a 15mila euro. Ma il “re” dei francobolli è sicuramente il “Gronchi rosa”, stimato oltre 30mila euro. 

Gronchi rosa
Il Gronchi rosa (foto dal web)

E’ curiosa la storia che si cela dietro questo preziosissimo e ricercato francobollo: venne realizzato in occasione della visita in Sud America nel 1961 del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. L’esemplare è subito divenuto rarissimo per un’errata rappresentazione geografica del Perù, con i confini non aggiornati rispetto alla guerra con l’Ecuador del periodo 1940-41.

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Il consiglio è dunque quello di prendervi un po’ di tempo e rovistare per bene la casa: dentro una vecchia cassapanca oppure riposte in cantina potrebbero saltare fuori caterve di francobolli di cui vi siete scordati. E se troverete il “Gronchi rosa”, allora potete dire di aver fatto centro!

 

 

 

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