In ricordo di Marco Simoncelli, lo straordinario pilota che metteva tutti d’accordo con una delle sue celebri frasi sulla vita e nel gioco.
Era il figlio o il fratello o il cugino o il nipote di ogni famiglia. Marco Simoncelli, memorabile pilota che non è più, rappresentava un membro di ogni nucleo tanto era amato. Era un ragazzo esemplare intriso di coraggio e valori. Un sorriso disarmante era una delle sue caratteristiche. Bravura e audacia gareggiavano con lui nel momento in cui sedeva in sella alla moto.
La Moto Gp lo adorava e lo coccolava al giovane romagnolo di Cattolica. Fin da piccolo balzava sulle piste accompagnato dal suo mitico papà che ancora ricordiamo attonito il giorno del l’incidente mortale. Simoncelli si gasava un mondo nelle sue partecipazioni alle gare mondiali dove trovava, ovunque, un folto gruppo di ammiratori che lo sostenevano.
Amico fraterno del più navigato Valentino Rossi, condividevano allenamenti e momenti amicali. Storiche le interviste con Marco protagonista, in cui scemava in gag esilaranti con i conduttori felici sempre di averlo come ospite. Un ragazzo di una particolare indole generosa e altruista fidanzatissimo con la splendida Kate Fretti.
Il pensiero di Marco Simoncelli
Conosciuto nel mondo sportivo con il soprannome di Sic o SuperSic, si distingueva, otre che per il suo meraviglioso carattere, anche per quella massa di capelli ricci che gli incoronava quella faccia d’angelo che possedeva. Un ragazzone magro come un chiodo che si appesantiva solo con tutti gli ormeggi preventivi in caso di caduta.
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Purtroppo quel fatidico giorno sul circuito di Sepang, niente ha potuto salvare il celeberrimo campione da morte sicura. Uno sbandamento improvviso, la caduta e la vita che se ne va. Sotto lo sguardo atterriti del pubblico numeroso presenti e degli spettatori da casa, perde la vita a soli 24 anni un talento inconfondibile del motociclismo mondiale.
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Marco amava la vita e quello che faceva. Ci teneva a dare il massimo ogni qualvolta correva in sella. La sua peculiarità era dare soddisfazione a se stesso per l’impegno che metteva e dare un buon spettacolo ai fan dello sport. Soprattutto Simoncelli, nella sua stravaganza precisava che” Primo o ultimo non conta, l’importante è aver dato il meglio ad ogni giro”