Nel corso della sua carriera, Sabrina Ferilli ha saputo interpretare indifferentemente molti ruoli con grande bravura: ma alcuni le sono rimasti dentro più di altri…
Essere un’attrice del calibro di Sabrina Ferilli non è facile. Oltre al talento nella recitazione ed all’abilità di sapersi calare in molti ruoli differenti, infatti, è necessario essere poi in grado di “uscire” dai panni di personaggi di fascino e carisma per tornare ad indossare i propri, spesso più “umili”.
Nella confessione che la splendida attrice romana ha fatto ai suoi follower attraverso Instagram parla proprio di questo, e di un ruolo che ha lasciato il segno…
In un post caricato oggi sul suo profilo Instagram ufficiale la stupenda Sabrina Ferilli ha confidato che tra i tanti personaggi interpretati ce n’è uno dal quale è stato particolarmente difficile separarsi alla fine delle riprese.
Si tratta di una cantante affascinante e famosissima, una delle “divine” interpreti della canzone negli anni Sessanta e Settanta, che ha saputo conquistare le platee di moti Paesi diversi, compresa l’Italia. Avete capito di chi si tratta?
Ma di Dalida, la cantante italo-francese icona degli anni Sessanta, simbolo di fascino e celebre tanto per le canzoni quanto per la vita privata.
Bellissima (fu Miss Egitto), talentuosa (prima donna a vincere il Disco di Platino), controversa (fu l’ultima compagna ufficiale di Luigi Tenco prima del suicidio avvenuto a Sanremo nel 1967): un personaggio del genere ha il potere di “dominare” l’attrice chiamata ad interpretarla.
Ed infatti Sabrina Ferilli, non senza la consueta ironia, ha commentato una serie di immagini tratte dalla fiction che interpretò anni fa:
VEDI ANCHE—> Quanto guadagna il Presidente della Repubblica in Italia? Lo stipendio di Mattarella
Si entra in tanti personaggi, poi se ne esce…dalla leggendaria Dalida io ne sono uscita anni dopo. Grazie ad Orlando, suo fratello, che mi ha voluta incondizionatamente.
VEDI ANCHE—> Cristina D’Avena, la confessione ai fan: “Faccio fatica a scegliere…”
D’altronde ci vuole una donna di fascino per comprenderne un’altra: mai binomio fu più azzeccato.