Per i fortunati possessori dei comodi libretti postali, un boccone amaro da digerire: l’Ente ha prefisso un momento preciso in cui prendere una decisione.
Le Poste Italiane rappresentano un’isola felice per i depositi a risparmio. Da poco, però, hanno emanato un avviso per i possessori dei libretti postali concernenti una nuova modalità abilitata dallo Stato. E’ opportuno quindi prestare orecchio sulle nuove direttive emanate per essere certi di comprendere bene il nuovo meccanismo varato per questi conti.
Forse non sarà un grande piacere il nuovo responso perchè, essendo appunto un conto a riposo, non doveva prevedere delle norme. I depositi a risparmio giacciono esanimi proprio perchè il gruzzoletto creato è una garanzia, magari, per tempi non proprio proficui. I contribuenti sanno che è doveroso aprire una sorta di custodia per il superfluo.
I nostri nonni ci hanno insegnato a dare fiducia alle Poste. Proprio la maggior parte di loro usano abitualmente confinare nelle loro casse somme di danaro, più o meno consistenti, per dare una mano al futuro dei nipoti. Lo studio, i libri, gli abbonamenti, tutte situazioni in cui si può provvedere grazie al risparmio depositato sui libretti.
Emesso un’importante clausola ai libretti postali
Le Poste italiane stanno diramando questa eccezionale notizia che parla di come approcciarsi alle nuove regole dei conti. Sappiamo perfettamente che le loro aperture e chiusure, come anche il loro mantenimento presso gli uffici, sono totalmente privi di costo. Questo risulta essere una grande agevolazione per i risparmiatori.
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L’avviso dichiara che i possessori dei conti cosiddetti dormienti devono recarsi nel luogo dove hanno aperto il deposito entro e non oltre il mese di giugno dell’anno corrente. Per conto dormiente si qualifica quel tipo di deposito in cui non sono state prodotte movimenti di entrata e uscita. Ovvero non è stato nè prelevato e nè versato alcuna somma almeno per 10 anni.
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A volte può accadere che le persone intestate di suddetti conti siano passati a miglior vita oppure li abbiano relegati in fondo alla memoria senza ricordare più della loro esistenza. Quindi coloro che sono padroni dei conti dormienti dovranno presentarsi agli sportelli prima dell’estate. Invece per coloro che li hanno in scadenza per quella data dovranno renderne conto entro la primavera. Lo scotto da pagare, per chi non denuncia il deposito in questione, lo vedrà versato nelle casse della Consap. Quindi massima allerta sull’avviso.