La madre di Denise Pipitone continua a farsi sentire sui social, decisa a non far spegnere l’attenzione della gente sulla scomparsa della sua piccolina. Ecco le sue parole.
Continua la battaglia di Piera Maggio affinchè venga fatta chiarezza sulla fine della sua bambina, ormai scomparsa da 17 lunghissimi anni. Una vicenda che ha toccato a fondo l’opinione pubblica, che ha seguito con attenzione gli sviluppi sulla vicenda di Denise Pipitone.
La bambina, come ormai tristemente noto, scomparve nel nulla un giorno del 2004, davanti alla porta di casa a Mazara del Vallo. Nonostante le ricerche partirono pressochè nell’immediato, purtroppo ebbero tutte risultato negativo.
Figlia naturale di Pietro Pulizzi, all’epoca sposato con una figlia, i sospetti si concentrarono sulla moglie dell’uomo, Anna Corona, che sapeva della liason con la Maggio e provava quindi del risentimento. La donna è stata successivamente scagionata nel 2011, anche se molto continuano ad essere certi del suo coinvolgimento.
Recentemente il “cold case” è stato riaperto grazie a nuove testimonianze e intercettazioni e nella primavera scorsa le maggiori trasmissioni di approfondimento le hanno dedicato ampio spazio. Purtroppo, nonostante l’invito dell’avvocato della famiglia a usare cautela e a non basarsi su prove indiziarie, i talk show hanno in acuni casi spettacolarizzato inutilmente la vicenda. Ciò ha provocato ulteriore dolore alla povera madre.
Nel dicembre scorso la Procura di Marsala ha ottenuto l’archiviazione del caso, ma la signora Piera, oggi sposata con il Pulizzi, non ha mai accettato di lasciar cadere nel vuoto la questione.
Proprietaria di un profilo Instagram molto seguito, la Maggio ne ha approfittato per condividere il suo pensiero con il popolo del web: “Questi attacchi provengono da persone vili e disumane, dei mostri che non appartengono ad un singolo paese”.
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“Far male ad un bambino, vuol dire uccidere la speranza” ha poi concluso, ricevendo una valanga di consensi dagli utenti del social, commossi davanti alla sua forza e caparbietà.