Se possiedi ancora uno di questi oggetti oggi potresti avere in mano una fortuna, scopriamo cosa sono e quanto valgono oggi. Controllate bene in soffitta.
Quante volte vi è capitato di rovistare in cantina, in una soffitta o nel vostro garage, ritrovando vecchie scatole contenenti ricordi d’infanzia vostri o della vostra famiglia? Bene, se vi siate mai imbattuti in alcuni oggetti del passato, ricordate sempre che oggi potrebbero valere un bel gruzzoletto.
Ci sono vari tipi di cose che possono avere acquisito nel tempo molto valore, per la loro unicità e rarità, ma anche per il materiale o semplicemente il momento storico in cui sono stati fabbricati. In questa occasione specifica tratteremo un piccolo “strumento” utilizzato fino a ventuno anni fa. Si tratta dei gettoni telefonici.
Il primo gettone coniato in Italia risale al 1927 ed è il gettone della S.t.i.p.e.l., riconoscibile da una doppia scanalatura e dalla sigla della società incisa su una delle facce. Sull’altra il nome dell’azienda per interro e una scanalatura centrale. Il valore del gettone, come per le monete aumenta se l’oggetto è privo di segni, corrosioni e scalfitture. Il valore base di questo gettone si agita tra i 30 e i 40 euro, aumentando a 100 in caso di errori di conio.
Possiedi questi oggetti? scopriamo cosa sono e quanto valgono
Nel 1928 vengono prodotti dall’officina Timo di Bologna i gettoni nichelati, caratterizzati dalla data e stemma a forma di rombo orizzontale su una facciata e la scritta “Telefoni Italia – Media Orientale” sull’altra, divisa da una scanalatura centrale. Un gettone molto raro, il cui valore oggi si aggira tra i 100 e i 200 euro.
Il gettone Telve è considerato uno dei più rari, coniato nel 1932 è in ottone e presenta una scanalatura su un lato, con la scritta “Società Telefonica Delle Venezie”, sull’altra faccia presenta l’immagine di un disco per la composizione dei numeri telefonici. Il suo valore all’asta, supera i 250 euro al pezzo.
Da Napoli, invece nel 1934 arriva il gettone S.e.t che presenta entrambe le facce uguali con la scritta in evidenza “Società Esercizi Telefonici”, nella parte inferiore è presente una stella a cinque punte e una corona composta da raggi. Il valore è di 70 euro ma può superare i 180 per errori di conio.
Teti è il gettone coniato dalla società di Roma nel 1935, considerato raro, presenta il nome della società su una faccia mentre sull’altra l’incisione di un grande disco combinatore. Il valore è di 20 euro ma se in perfette condizioni può superare i 200 euro. Infine i gettoni dal 1959, rimasti in corso fino a dicembre del 2001.
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Questi gettoni coniati dallo stabilimento E.s.m di Milano sono molto più comuni e non valgono più di un euro, a meno che non sia riportata la seguente sigla di riferimento dell’anno di produzione, ovvero i 7502, 7706, 7803, 7901, 8011 che arrivano a un valore pari a 15 euro, e quelli con 6504, 7110, 7304, 7412, 7704 fino a un valore di 50 euro.