A leggere i dati, la pandemia ancor in atto non è la sola che sta sconvolgendo il mondo: c’è un’altra emergenza che si preannuncia ancor più grave all’orizzonte, e non siamo affatto pronti ad affrontarla…
C’è uno spettro che si aggira per il mondo, una terribile emergenza che rischia di fare molti più danni di quelli, tremendi, che ha già fatto il Covid-19. Certo è di natura molto diversa, e le risorse per affrontarla sono davvero difficili da reperire.
Non servono vaccini per contrastarla, né antibiotici o retrovirali: le mascherine non la arginano e non basta disinfettare le mani per evitare il contagio. Di cosa si tratta?
A parlare di questo nuovo problema è il rapporto Oxfam, presentato in apertura dei lavori del congresso World Economic Forum a Davos. Oxfam è un osservatorio che is occupa di studiare ed analizzare la disuguaglianza sociale, il vero nuovo grande male dei nostri giorni.
Stando ai dati riportati dall’osservatorio, la situazione è seria e grave. Nel biennio di pandemia i patrimoni dei dieci uomini più ricchi del mondo sono raddoppiati ad un ritmo impressionante: 15.000 dollari al secondo, 1,3 miliardi di dollari al giorno.
L’élite dei super ricchi è aumentata, certo, ma specularmente si è dilatata enormemente la forbice che li separa dagli strati meno abbienti della società. Basti immaginare che il patrimonio personale accumulato da Jeff Bezos nei primi 21 mesi di pandemia (81,5 miliardi di dollari) equivarrebbe alla vaccinazione in doppia dose dell’intera popolazione mondiale.
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Il numero dei disoccupati è aumentato drammaticamente, e le donne hanno pagato come al solito il costo più alto: 800 miliardi di dollari di reddito in meno a partire dal 2020 per le lavoratrici donne di 98 Paesi del mondo oggetto di studio.
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Una situazione drammatica, una vera e propria “bomba” sociale pronta a detonare: l’emergenza è già qui. Una situazione allarmante che potrebbe continuare a creare disagio sociale, oltre a quello già creato dall’emergenza Covid, che ha portato tante diseguaglianze in evidenza. Oltre alle criticità economiche che tate famiglie si trovano a vivere ormai da oltre due anni.
