E’ uno dei prodotti tipici del nostro Paese, capace di accontentare anche i più salutisti, grazie alla sua carne magra e al poco grasso presente. Ma sapete dove nasce la bresaola?
E’ uno dei capisaldi della cucina italiana, utilizzata in svariati modi e molto amata da chi decide di iniziare una dieta, grazie alla sua carne con pochi grassi. Ci riferiamo ovviamente alla bresaola, fettine di carne sottilissime, solitamente servite su un letto di rucola con delle scaglie di grana o con degli spicchi di limone. Ma da dove proviene questo gustoso alimento? Oggi cercheremo di fare chiarezza.
Bisogna dire che oggi in commercio si trovano diversi tipi di bresaola, chiamati così perchè il sistema di essiccamento è lo stesso. Non è strano, quindi, trovare nei supermercati più forniti anche quella di tacchino, o di pollo, per dire.
Oggi vogliamo però focalizzarci su quella classica, di bovino. La sua preparazione non è così scontata come potrebbe sembrare, e una notizia vi lascerà a bocca aperta dallo stupore.
Quella attualmente più commercializzata è quella della Valtellina, anche se da alcuni anni la Val d’Ossola sta ottenendo sempre più “adepti”. Il taglio più usato è la cosiddetta punta d’anca.
Da dove proviene la bresaola? Una risposta incredibile!
In molti pensano che la deliziosa carne provenga da bovini nostrani. Ebbene, non è esattamente così, poichè viene sì prodotta nella zona lombarda tanto famosa per le sue montagne, ma gli animali non sono strettamente del territorio.
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Già, perchè i bovini utilizzati sono di razze europee, come la charolaise e la limousine e a volte, addirittura, del Sud America. In alcuni casi viene usato anche lo zebù! Esatto, proprio l’animale con la gobba che in India è considerato sacro.
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Incredibile, vero? Ciò nonostante, la bresaola della provincia di Sondrio ha tanto di IGP, indicazione geografica protetta, ed è riconosciuta in tutto il mondo per la sua grande bontà.