Nella memoria della bella Nathalie Caldonazzo, non si placa il ricordo del suo folle amore perso: tanti i problemi di cuore.
Ammettere che al mondo possa esistere un duplicato del compianto Massimo Troisi è bugia folle. Assopito il suo ricordo è uscito prepotentemente a galla nella visione di Nathalie Caldonazzo. La figura della soubrette romana ne rimanda subito il ricordo.I due hanno trascorso insieme gli ultimi anni.
La showgirl, per un tempo entrata a far parte del Bagaglino insieme ad Eva Grimaldi e Pamela Prati, è reclusa nel Gf Vip a Cinecittà. Pacata e equilibrata, apre bocca solo per dire cose sensate. Alla bella età di 52 anni è molto giovanile e seducente. Il suo corpo non ha ceduto alla forza di gravità.
Quando era giovanissima il suo nome fu affiancato a quello del famoso attore regista partenopeo Massimo Troisi. Un amore folle tra i due gelosamente custodito dall’artista napoletano che vedeva, nella bellissima Nathalie, una figura molto matura nonostante fosse appena 25enne.
Figlia d’arte, la madre della Caldonazzo è stata una delle ballerine Bluebell parigine. Modella e attrice, ha avuto una figlia dal compagno Riccardo Sangiuliano. Ha una vita molto riservata nonostante sia molto attiva sui social dove, ancora oggi, posta gli scatti col suo grande amore che fu con Troisi.
All’interno del reality a cui sta prendendo sempre più spazio, Nathalie si è lasciata spesso andare ai suoi ricordi. Rinvangare il passato le provoca ancora molto dolore, ma è riuscita a farsene una ragione. Soprattutto oggi con la presenza della stupenda figlia Mia.
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Pochi giorni fa, la Caldonazzo ha ripercorso un dei momenti tragici vissuti insieme all’attore di Non ci resta che piangere. In una trasferta feriale negli Stati Uniti, Massimo subì un intervento a cuore aperto per via di un infarto. Nathalie era con lui e mai ha riferito al suo compagno le parole che avevano pronunciato i medici sulla sua salute cagionevole. Troisi era a conoscenza del suo stato ma voleva portare a compimento il sogno di girare il suo ultimo film Il Postino. La troppa fatica lo aveva indebolito molto e ormai, dall’aspetto si percepiva il malessere di Massimo. Nathalie ricorda che il suo cuore aveva un suono metallico ma un’umanità indecifrabile.