Charlene di Monaco è peggiorata, le ipotesi sulle sue condizioni viaggiano veloci, la principessa è ancora ricoverata e non si sa quando ne uscirà.
Nel periodo delle festività natalizie si era parlato di un possibile rientro a Monaco per la Principessa, Alberto le aveva fatto avere un messaggio in cui le diceva di rivolerla a casa al più presto. Questo non è però stato possibile dal momento che le sue condizioni si sono aggravate ancora, questo ha fatto si che la sua permanenza nella clinica in Svizzera, in cui è ricoverata ormai da mesi, si prolungasse.
In questi ultimi mesi però sono stati fatti dei passi avanti per quanto riguarda la diagnosi di Charlene, pare che la patologia da cui è affetta sia originata proprio dal coniuge. Il nome clinico è Sindrome di Rebecca ma è più comunemente conosciuta come gelosia retroattiva che deriva dalla gelosia per il passato sentimentale e sessuale del partner.
La sindrome della Principessa
La sua è una sindrome più comune di quanto si pensi, in molti ne soffrono e non è affatto strano soprattuto nel suo caso.
Da tempo si sa che il Principe Alberto abbia avuto parecchie storie prima di incontrare Charlene, storie dalle quali sono nati dei figli, ma soprattutto non è un segreto che da quando i sue stanno insieme ci sia stato un tradimento da parte del Principe. L’unica cosa che fa pensare è il silenzio dal Palazzo Reale, la famiglia Grimaldi non ha smentito ne confermato al cosa quindi non si ha nessuna certezza.
Le ultime voci sulla situazione della Principessa sono state sparse da due riviste Schlager e LC News che hanno appunto diffuso queste ipotesi di cui nessuno era a conoscenza e che la famiglia ha taciuto.
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Queste ipotesi hanno base nel fatto che Charlene pare non essere in grado si superare queso periodo e soprattutto di rimettersi dal suo stato che è dovuto ad un mix tra la grave infezione, a naso, gola e orecchie, che l’aveva colpita lo scorso anno e la gelosia retroattiva nei confronti del marito. Sembra che la Sindrome di Rebecca la stia piano piano consumando da dentro e lei non riesca ad uscirne.