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Cronaca

Omicidio a Raffadali, 24enne ucciso in piazza: fermato un suo familiare. Gli aggiornamenti

Pubblicato da
Lorenzo M. Pierini

Omicidio a Raffadali, Vincenzo Gabriele Rampello è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in piazza. Fermato un suo familiare: gli aggiornamenti.

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Auto Carabinieri (Foto Pixabay.com)

Vincenzo Gabriele Rampello è stato ucciso con alcuni colpi di arma da fuoco a Raffadali in piazza Progresso.

Sul luogo sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Raffadali che hanno trovato la vittima in una pozza di sangue. A seguito dell’omicidio il presunto assassino è stato fermato dalle forze dell’ordine.

Ad uccidere il 24enne sarebbe stato il padre Gaetano Rampello, 57enne assistente capo coordinatore della polizia di Stato in servizio al decimo reparto Mobile di Catania. Il poliziotto avrebbe confessato l’omicidio di fronte al sostituto procuratore di Agrigento, Chiara Bisso, che coordina le indagini con il procuratore Luigi Patronaggio.

Secondo le prime informazioni, ci sarebbe stata una discussione tra padre e figlio, al culmine della quale il 57enne avrebbe estratto la pistola d’ordinanza e sparato quindici colpi d’arma da fuoco uccidendo il giovane.

Omicidio a Raffadali, ucciso Vincenzo Gabriele Rampello: fermato il padre

Successivamente il poliziotto è stato catturato mentre si trovava su una panchina dove stava attendendo un pullman di linea. A seguito del delitto sono giunti sul posto i carabinieri. In terra sarebbero stati trovati almeno nove bossoli di pistola.

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Carabinieri (Foto Pixabay.com)

Sembra che tra il padre, che abitava a Catania, e il figlio, che era rimasto ad abitare da solo a Raffadali a seguito della separazione dei genitori, ci fossero continui dissidi familiari, anche di natura economica.

Il poliziotto è stato interrogato da Chiara Bisso, sostituto procuratore di Agrigento, nella stazione dei carabinieri di Raffadali. Il 57enne avrebbe ammesso di aver sparato ripetutamente al figlio.

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Luigi Patronaggio, procuratore capo di Agrigento, ha dichiarato.

I Carabinieri della Compagnia di Agrigento, diretti dal Maggiore Marco La Rovere stanno cercando di approfondire i dissidi familiari che legavano padre e figlio e che hanno portato a questo tragico epilogo.

Lorenzo M. Pierini

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Lorenzo M. Pierini