Il vaccino è l’arma migliore per combattere il Covid, ma scopriamo quali farmaci possono aiutarci a curare i primi sintomi.
Una domanda che in molti si sono già posti, ovvero se dopo l’incredibile velocità con la quale è stato trovato un vaccino, sia possibile anche trovare un farmaco che riesca a combattere il virus alla comparsa dei primi sintomi. Fino ad oggi le raccomandazioni mediche prevedevano l’uso di Tachipirina e continua attenzione.
Consigli che sono stati obiettati dai medici sostenitori delle cure domiciliari. Che sulla base delle loro esperienze cliniche, hanno dichiarato che la continua attenzione faccia solo “perdere tempo prezioso”, rispetto ad un virus che necessita di essere contrastato da subito. Dichiarando anche l’inefficienza del paracetamolo che rischia persino di agevolare la stessa progressione dell’infezione.
Quindi, quali sono le migliori pratiche per evitare che la situazione possa degenerare? Di recente è arrivata la risposta dal Ministero della Salute che consiglia un repentino intervento, utilizzando anche cure domiciliari. Ma la notizia sorprendete è l’uscita in commercio dei primi due farmaci antivirali, quello di Pfizer e quello di Merck.
Covid, arrivano i primi farmaci per curare i sintomi del virus
Secondo quanto riferito dal prof. Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, autore di più di 1440 pubblicazioni su riviste internazionali e di 16 libri, la soluzione più efficace sarebbe nell’utilizzo di farmaci antinfiammatori. Questi farmaci devono essere assunti già dalla comparsa dei primissimi sintomi.
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Il professore ha inoltre riferito che “non tutte le cure domiciliari sono uguali” sottolineando che ciò non sarebbe una “prima volta”. Anzi, molte patologia vengono curate in casa prima di rivolgersi a strutture ospedaliere. Consigliando, di tenersi alla larga da medici che mettono in pratica cure di dubbia validità, e che diffidano dei vaccini.
Infatti il consiglio del professor Remuzzi è quello di assumere degli antinfiammatori difronte alla comparsa di raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, dichiarando che:
“La capacità degli antinfiammatori di fermare la malattia Covid ai primi sintomi è ormai documentata in modo convincente nella letteratura”.
Nei due gruppi presi in esame è comunque stata evidenziata una riduzione del 90% dell’urgenza di ospedalizzazione. I farmaci antinfiammatori consigliati dal professore sono nimesulide e ibuprofene o aspirina nel caso in cui il soggetto sia allergico ai primi due, che devono essere sempre prescritti dal medico. Remuzzi è inoltre in contatto con l’Aifa per sviluppare uno studio molto più grande e possibilmente senza rischio di obiezioni.
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In fine ha affermato che i vaccini rimangono altamente efficaci nel prevenire la comparsa di sintomi gravi, causati dal Covid in tutte le sue varianti.