Giornata nera giovedì 3 febbraio per Meta, società madre dei social network Facebook, Instagram e dell’applicazione di messaggistica istantanea WhatsApp.
La giornata di ieri giovedì 3 febbraio è stata di certo una delle più nere di sempre (se non la più nera) per Meta. La società madre dei social network Facebook e Instagram nonché dell’applicazione di messaggistica istantanea WhatsApp, ha avuto un vero e proprio crollo in borsa.
Infatti Meta ha perso ben il 26,4%, la peggiore di sempre in una sola giornata. In appena 24 ore Meta ha bruciato più di 28,6 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato. Quasi un record negativo nella storia di Wall Street, secondo solo ai 33 di Elon Musk del 9 novembre 2021.
Ad incidere sulla società di Mark Zuckerberg i minori profitti nella quarta trimestrale dello scorso anno, il calo di un milione di utenti di Facebook, il primo in 18 anni, e le previsioni deludenti per il 2022. I ricavi degli ultimi tre mesi del 2021 sono stati pari a 33,67 miliardi di dollari contro i 28,07 miliardi dell’anno precedente, ma con un utile netto di 10,29 miliardi di dollari (-8%).
Facebook, la policy Apple pesa sui conti di Meta
Meta ha previsto per il trimestre in corso dei ricavi compresi fra i 27 e i 29 miliardi di dollari, a fronte dei 34-35 miliardi attesi degli analisti. A causa di tutto ciò il titolo ha perso più del 20% nelle contrattazioni after-hours.
LEGGI ANCHE —> Sanremo 2022, la grande emozione di Amadeus: “Mi ha chiamato proprio LUI”
Secondo i vertici dell’azienda di Zuckerberg, a causare principalmente questa frenata è stata la nuova policy da parte di Apple sulla privacy. In pratica la società di Cupertino chiede agli utenti l’autorizzazione ad essere tracciati. Un’autorizzazione che non viene data dalla maggior parte delle persone. E così a Meta viene impedito di fornire pubblicità personalizzata.
LEGGI ANCHE —> Riapertura delle discoteche e stop alle mascherine obbligatorie all’aperto; ipotesi 15 febbraio
La policy da parte di Apple, secondo il capo delle operazioni, David Wehner, costerà oltre 10 miliardi di dollari in mancate vendite nell’anno in corso. Si tratta di una cifra pari all’8% circa dei ricavi totali dell’anno scorso.