L’insorgere dei fastidiosi sintomi del mal di testa è una condizione piuttosto comune anche per le donne italiane. Capiamone i motivi.
L’emicrania è una sorta di mal di testa che in effetti è piuttosto comune e che può insorgere per svariati motivi. Le cause possono essere differenti e dipende proprio dall’esperienza personale.
Per esempio, in alcuni casi potrebbe manifestarsi per mancanza di un sonno sufficiente e quindi necessariamente per stanchezza. Ma poi ancora la colpa in alcuni frangenti è dello stress o per giunta dalla sensazione di fame.
Insomma, solitamente avviene e si accompagna a una forma di pulsazione nella parte anteriore della testa. Inoltre, ci sono anche due tipologie che sono state definite con aura e senza aura. La prima condizione, quindi, viene chiamata in questo modo proprio perché all’improvviso sopraggiunge una chiazza luminosa che non permette di vedere chiaramente.
Comunque sia, proprio di recente, è stato effettuato un documento proposto da Fondazione Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute, e intitolato Emicrania: una patologia di genere. In particolare, secondo questa associazione, sembrerebbe che la maggior parte degli individui che soffrono di questa patologia siano le donne.
Così, bisogna sottolineare anche che ci sono delle ragioni specifiche per cui questo malessere interessa principalmente la parterre femminile. Ci sono, quindi, delle particolari caratteristiche che favorirebbe il presentarsi di questi sgradevoli sintomi.
La primaria colpa è stata data, per l’appunto, al pensiero veloce. Una dote, beninteso, davvero utile e che facilita ogni situazione che si deve affrontare. Ma, in questo caso, può dare anche degli svantaggi. Per di più, la ricerca è anche arrivata a un’altra spiegazione di certo piuttosto pertinente e plausibile.
L’insorgere in maniera frequente dell’emicrania sarebbe dovuto anche agli ormoni sessuali femminili. In effetti, in particolar modo, molto spesso il mal di testa infastidisce la donna durante il periodo delicato delle mestruazioni.
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Gli esperti, a tal proposito, suggeriscono di cercare di evitare la cronicizzazione che, a lungo andare, potrebbe peggiorare le cose. Al contrario, è opportuno farsi effettuare una diagnosi precisa e di procedere, se è il caso, nella direzione più consona e consigliata da un professionista del settore.