Gaffe incredibile durante il celebre quiz Rai. All’Eredità nemmeno il padrone di casa, Flavio Insinna, si rende conto di nulla e tutto procede come se nulla fosse.
E’ clamoroso quanto successo durante una delle ultime puntate del famosissimo preserale di Rai 1. Lo stesso conduttore, Flavio Insinna, non si è reso conto di nulla, rendendo il momento ancora più surreale. Cosa è successo?
L’Eredità, una delle punte di diamante della tv pubblica, è in onda ormai da vent’anni, nato nel 2002 da un’idea di Amadeus e Stefano Santucci, che si sono ispirati a loro volta al format argentino El legado. La Rai ai tempi era in cerca di un nuovo programma del preserale dopo la cancellazione di Quiz Show per presunto plagio. Si sperimentarono allora, a partire da luglio, due show, Azzardo e l’Eredità, appunto, entrambi condotti dall’ex dj veronese. A spuntarla fu proprio il secondo.
Nonostante un esordio non proprio entusiasmante, con il corso delle settimane il quiz prese sempre più piede, arrivando in autunno ad avere un ottimo riscontro di pubblico. In seguito il presentatore avrebbe condotto anche delle versioni in prima serata.
Alla sua guida si sono succeduti numerosi volti noti del piccolo schermo: oltre al direttore artistico dell’ultimo Sanremo, anche Carlo Conti e Fabrizio Frizzi, e dal 2018, infine, il capitano Anceschi di Don Matteo.
L’Eredità, incredibile: una canzone scambiata per un’altra
Proprio quest’ultimo si è reso involontario protagonista di una gaffe clamorosa. Durante il gioco delle “Quattro date”, una concorrente è stata messa di fronte ad una scelta abbastanza complicata, seppur non impossibile.
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Alla signora è stato chiesto: “Esce Il Nostro Concerto di Umberto Bindi”. Le date tra cui scegliere erano: 1960, 1970, 1995 e 2015. A quel punto opta per la terza, erroneamente, mentre il secondo concorrente indovina quella giusta, il 1960.
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E’ a questo punto che Insinna chiede alla “Professoressa” Roberta Morise di intonare un pezzo del capolavoro del grande cantante. Peccato che la showgirl sbagli clamorosamente, confondendola con Canzone per te di Sergio Endrigo del 1968. “Eh, sì, un capolavoro del grande Umberto Bindi…” il commento del conduttore, ignaro della gaffe.