Terribile fatto di sangue in un paesino del nord Italia. Un uomo è stato picchiato e ucciso da fratelli. A nulla è servito l’intervento dei sanitari per evitare la tragedia.
Una scena da film dell’orrore, quella che si sono trovati davanti gli uomini dell’Arma, accorsi nel giro di pochi minuti. Sul posto sono arrivati anche i mezzi del 118, che hanno tentato in tutti i modi di salvare la vita al poveretto. Sfortunatamente, pochi minuti dopo l’uomo è deceduto, stroncato da quello che è subito sembrato un infarto.
E’ successo ieri pomeriggio in una piccola cittadina del Nord Italia, dove i Carabinieri sono stati chiamati per una rissa in corso tra tre uomini di nazionalità straniera, tutti operai presso una fabbrica del posto. Stando alle prime testimonianze, il terzetto avrebbe iniziato ad argomentare per motivi di lavoro e la situazione sarebbe presto degenerata.
La vittima, dopo aver ricevuto calci e pugni, sarebbe stata quindi colpita con dei dischi di metallo, finendo a terra. Non paghi, i due aggressori avrebbero continuato a colpirlo anche allora. I paramedici accorsi hanno tentato disperatamente di evitare la tragedia, chiamando anche l’elisoccorso, ma purtroppo durante il trasporto l’uomo è deceduto.
Tragedia in una fabbrica emiliana: morto un operaio
E’ quanto successo ieri nel tardo pomeriggio a Luzzara, in provincia di Reggio Emilia, presso l’azienda metalmeccanica Quattro B di Via Nazionale 295. Un uomo di appena 38 anni, Ranjeet Bains, ha perso la vita a seguito di un sanguinoso pestaggio, poco prima della fine del turno di lavoro.
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Ad attaccare l’operaio indiano, due fratelli, suoi connazionali, a quanto sembra intenzionati a cacciarlo per poter dare il suo posto di lavoro a un loro parente. Al rifiuto della vittima, lo hanno assalito con violenza, provocandogli l’arresto cardiaco che gli è stato fatale.
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L’uomo, descritto da tutti come un gran lavoratore, viveva da 22 anni in zona e lascia moglie e due bimbi piccoli di 4 e 8 anni. I killer, di 40 e 41 anni, sono stati arrestati, accusati di omicidio.