Facebook e Instagram chiudono in Europa? Svelata la verità

Facebook e Instagram chiuderanno in Europa? La verità sulla notizia che sta preoccupando milioni di utenti dei social network.

Facebook Instagram chiudono Europa verità
Mark Zuckerberg (Getty Images)

Mark Zuckerberg chiuderà Facebook e Instagram in Europa? È la domanda che si stanno facendo molti utenti da qualche giorno a seguito del rapporto annuale che ha presentato Meta alla Sec (Security and Exchange Commission degli Stati Uniti, ente governativo preposto alla vigilanza della borsa valori).

Ebbene, nel documento si legge che in assenza di regole condivise che permettano il trasferimento dei dati degli utenti europei ai server statunitensi probabilmente “non saremo più in grado di offrire alcuni dei nostri prodotti e servizi più importanti, compresi Facebook e Instagram, in Europa“.

Una posizione a cui un portavoce della Commissione europea aveva così replicato nel corso del punto stampa quotidiano.

L’Ue agisce in maniera assolutamente autonoma nel fissare le regole nei mercati digitali.

Mentre sull’eventuale modifica delle regole europee, la Commissione ha evidenziato.

La legislazione Ue tiene conto dei valori europei, degli interessi dei consumatori e dei cittadini e anche dei punti di vista degli operatori economici che agiscono nel mercato. Ma l’Ue agisce in piena autonomia.

Facebook e Instagram chiudono in Europa? Parla un portavoce di Meta

Di certo il report di Meta ha gettato nel panico numerose persone ed aziende che lavorano sui social network di Zuckerberg.

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Mark Zuckerberg (Photo by Justin Sullivan/Getty Images)

Tuttavia la stessa Meta tramite un portavoce ha precisato.

Non abbiamo assolutamente alcun desiderio e alcun piano di ritirarci dall’Europa. Semplicemente Meta, come molte altre aziende, organizzazioni e servizi, si basa sul trasferimento di dati tra l’Ue e gli Stati Uniti per poter offrire servizi globali.

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Quindi il portavoce ha concluso.

Le aziende, fondamentalmente, hanno bisogno di regole chiare e globali per proteggere a lungo termine i flussi di dati tra Stati Uniti ed Ue, e come più di 70 altre aziende in una vasta gamma di settori, mano mano che la situazione si evolve, stiamo monitorando da vicino il potenziale impatto sulle nostre operazioni europee.

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