Il commento di Paolo Bonolis sulla conduzione di Amadeus, ecco come è cambiato il Festival di Sanremo.
Uno tra gli eventi di punta del palinsesto televisivo italiano è senza ombra di dubbio il Festival di Sanremo che, persino a distanza di giorni dopo la chiusura dell’ultima edizione, continua ad essere argomento di discussione nei salotti televisivi e radiofonici. Ad esprimersi questa volta in merito allo spettacolo dedicato alla musica italiana è stato Paolo Bonolis, che ci è andato giù pesante riguardo il ruolo di Amadeus.
Il conduttore di Avanti un altro! si è espresso durante un’intervista rilasciata ai microfoni di Radio 101. Maurizio Costanzo, a capo del format radiofonico ha, per così dire, messo il dito nella piaga chiedendo a bruciapelo cosa pensasse Bonolis di questa 72esima edizione del Festival di Sanremo.
Festival di Sanremo, il successo di Amadeus spiegato da Bonolis
A tale quesito il conduttore romano non ha potuto fare a meno di mettere i puntini sulle i, spiegando per filo e per segno in quale modo sia cambiato il programma dal 2009, anno in cui è stato lui stesso conduttore del Festival di Sanremo, ad oggi. Bonolis, per quanto sia amato dai telespettatori italiani, non ha raggiunto la cifra record toccata da Amadeus la settimana scorsa per un solo motivo… la concorrenza.
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Stando alle parole di Bonolis, in passato tutte le altre reti cercavo di creare una concorrenza perfetta contro il palinsesto della Rai durante la settimana sanremese, offrendo ai telespettatori valide alternative allo show musicale. Ad oggi invece è come se ci fosse un accordo tra la Rai e le altre reti, queste ultime infatti hanno scelto di recente di retrocedere del tutto, ritirandosi dai giochi volontariamente pur di non subire una sconfitta in qualità di ascolti.
Una riflessione molto accurata quella portata alla luce da Paolo, che di televisione se ne intende (e anche parecchio). Da qualche anno il Festival di Sanremo non ha alcun rivale perciò la consapevolezza di avere la strada spianata, ovviamente, alleggerisce il carico lavorativo che pesa sulle spalle del direttore artistico alias conduttore.
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“Per quanto poi la cosa devi farla bene, hanno saputo farla bene tutti, ci mancherebbe altro, però non c’è più quella tigna che ci vuole per trovare qualcosa che possa sconfiggere anche le velleità dell’avversario” afferma in chiusura Paolo Bonolis.