Hai mai provato a pulire del pesce in questo modo? Provalo e non te ne pentirai!

Ultimissime dalla cucina! Hai mai provato a pulire del pesce in questo modo? Provalo e non te ne pentirai! Non perderti questi utili consigli.

pulire pesce
Trota (Foto da Pixabay)

In questi ultimi anni il consumo di pesce – paragonato alla carne – è di gran lunga aumentato non solo per le notevoli proprietà nutritive, ma soprattutto per il metodo di allevamento decisamente diverso. L’unico aspetto che scoraggia è la pulizia che va svolta in maniera precisa e dettagliata.

Pulire il pesce potrà sembrare noioso e complicato da gestire, ma come per tutte le cose ciò che occorre è una buona strumentazione di partenza, la conoscenza di poche regole e un po’ di pazienza che non guasta mai – soprattutto in cucina.

Vi forniremo, oggi, tutti i consigli necessari per svolgere al meglio le operazioni di pulizia del pesce. Quindi, vi consiglio di non perdervi questo articolo e se serve dotatevi di carta e penna per raccogliere insieme questi preziosissimi suggerimenti.

Pulire il pesce? Non ti scoraggiare…tutti i consigli per farlo al meglio

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Pulire pesce (Foto da Pixabay)

Sembrerà banale, ma per iniziare al meglio servirà predisporre un piano di lavoro pulito e organizzato. Vi consigliamo di servirvi di un tagliere non in legno, in modo tale che non possa poi conservare l’odore del pesce in un secondo momento.

Avevamo anche parlato di strumenti da lavoro. Benissimo, vi serviranno delle cesoie, delle forbici, un pinzetta nel caso in cui voleste cimentarvi anche nel togliere le spine e due coltelli a lama stretta che serviranno per squamare.

Non tutte le tipologie di pesce necessitano di questa strumentazione e le tecniche variano a seconda della pezzatura e della razza. Se prendiamo ad esempio il rombo – appartenente ai pesci piatti – occorrerà incidere solo uno dei due lati e poi infilare la lama al suo interno e sollevare.

Passiamo al salmone che sicuramente è un pesce che acquistiamo spesso: per pulirlo sarà necessario eliminare prima la testa e poi passare il coltello tra la lisca e la polpa. Facilissimo sia a dirsi, sia a farsi. Ve lo assicuro! Solo successivamente potremmo dedicarci all’eliminazione delle lische.

Non mancano mai nella nostra cucina i crostacei e il conchigliame. Vediamo un po’ che tipo di lavoro ci aspetta! Ad esempio l’aragosta e l’astice si cucina vivo, immergendolo in acqua bollente. La pulizia vera e propria verrà fatta direttamente in un secondo momento.

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Per le cozze, vongole e fasolari bisognerà solo avere tanta pazienza, perché non richiedono una pulizia del singolo prodotto, ma ciò che andrà fatto sono una serie di operazioni che servono per eliminare la sabbia: immergere il tutto in acqua fredda e sale per diverse ore e cambiare l’acqua di frequente. Il gioco è fatto!

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