Eleonora Daniele nuovamente in lacrime nel corso del programma, questa volta Storie Italiane l’ha messa ko e non è riuscita a trattenersi.
Troppe emozioni in un colpo solo sono state il motivo del crollo della conduttrice di Storie Italiane, che di storie commoventi ne sente tante ma che questa volta l’hanno colpita più nel profondo.
Eleonora Daniele conduce il programma ormai da qualche anno, non c’era quando è nato ma ha preso il testimone nel 2017 e lo ha portato avanti molto bene spesso coinvolgendosi nelle storie dei suoi ospiti e commuovendosi nei casi più duri.
Quella di oggi è stata una puntata piuttosto travagliata per la conduttrice che alla fine è crollata.
Il tema centrale della puntata è stato l’uso del colore rosa negli outfit, anche maschili, di Sanremo sfoggiati per combattere l’omofobia, tema che ha portato a galla la storia che ha come protagonista Andrea, soprannominato “il ragazzo dai pantaloni rosa”, che ha fatto un gesto estremo diversi anni fa perché stufo delle parole che gli venivano rivolte.
In collegamento con Eleonora c’era la mamma di Andrea, la signora Teresa Manes, che ha spiegato la dinamica del gesto del figlio che si è suicidano una decina di anni fa quando aveva solo quindici anni perché bullizzato per come si vestiva, che secondo i suoi aggressori sarebbe stato troppo femminile.
Le prese in giro hanno spinto Andrea al gesto disperato, lo hanno spinto a togliersi la vita lasciando la sua famiglia con un grande vuoto perché qualcuno pensava che il suo modo di vestirsi fosse troppo femminile e quindi non adatto a lui, le parole hanno avuto la meglio. Dopo la spiegazione della madre la Daniele non ha resistito ed è scoppiata in lacrime scusandosi sia con gli spettatori che con la madre del ragazzo.
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Al Festival di Sanremo in molti hanno sfoggiato look e completi rosa, sia uomini che donne, Sangiovanni, Aka7, Dargen D’amico tutti ragazzi e uomini che hanno indossato indumenti rosa per contrastare l’omofobia che troppo spesso ha fatto delle vittime per il pensiero e la concezione sbagliati che si hanno e soprattutto per non aver soppesato le parole.
