Sapete quale è il vero motivo per cui San Valentino è speciale? Chi l’avrebbe mai detto

Oggi è il giorno più romantico e dolce dell’anno, quello di San Valentino. Il 14 febbraio si festeggia la festa degli innamorati. Conoscete, però, la vera storia del patrono?

San Valentino bacio (Facebook)
La famosa foto del bacio tra il marinaio e l’infermiera (Facebook)

E’ la festa che gli innamorati di tutto il mondo aspettano con impazienza per 12 mesi, ansiosi di festeggiare con la dolce metà una ricorrenza così romantica. San Valentino cade il 14 febbraio e ha origini antichissime che partono proprio dal Santo omonimo, vero difensore dell’amore puro.

San Valentino da Interamna, l’odierna Terni, nasce nel 176 a.C. in una famiglia pagana, convertendosi dopo pochi anni al cristianesimo e diventando vescovo della cittadina. Il religioso, secondo le fonti, era un protettore degli innamorati, spingendoli a sposarsi e mettere al mondo figli. In più occasioni avrebbe inoltre portato la pace tra coppie ai ferri corti, spesso regalando loro una rosa.

La storia narra che il prelato venne giustiziato proprio il 14 febbraio del 274 d.C, decapitato, per aver sposato il legionario romano Sabino, pagano, e la cristiana Serapia. Valentino avrebbe officiato in fretta il matrimonio a causa della salute precaria della donna, che da lì a poco sarebbe morta assieme al novello marito, proprio mentre il vescovo li benediceva.

San Valentino: l’origine letteraria del patrono degli innamorati

Gran parte del merito, però, dell’associazione del santo alla festa vera e propria dell’amore si deve al poeta e scrittore Geoffrey Chaucer, il famoso creatore de I racconti di Canterbury.

Verso la fine del XIVmo secolo, l’artista scrisse infatti un componimento, The Parliament of Fowls, Il Parlamento degli Uccelli, per celebrare le nozze tra Riccardo II e Anna di Boemia. Fu proprio allora che associò per la prima volta la figura di Cupido a San Valentino, rendendolo di fatto il legame tra amore ultraterreno e Amor cortese.

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E i bigliettini d’amore che ciascuno di noi sperava di ricevere alle superiori? Si devono alla felice intuizione dell’imprenditrice americana Esther Howland, la prima, tra il XIXmo e XXmo secolo, a produrli in quantità industriali.

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