Crisi Russia-Ucraina, cosa c’è davvero dietro la ribellione di Putin? Una storia davvero da brividi. Tutti i dettagli della vicenda.
La notizia di un possibile conflitto armato fra Russia e Ucraina tiene tutto il mondo con il fiato sospeso. Molti gli interventi diplomatici volti ad evitare lo scontro a fuoco fra le due potenze.
Cosa si nasconde dietro questa tensione? Sarà possibile evitare la guerra? Vista la già complicata situazione attuale, cosa potrebbe comportare un nuovo scontro se non altri morti e povertà?
Proviamo a rispondere a queste complicatissime domande. Proviamo insieme a cercare di fare chiarezza e ad indagare quali sono le cause del conflitto fra Russia e Ucraina.
Per far ciò occorre fare un passo indietro al 2014, quando l’Ucraina caccia il presidente Viktor Yanukovich. Il nuovo governo filoeuropeo non gode del benestare di Mosca che unisce la Crimea ed urla a gran voce una rivolta dei separatisti filorussi nel Donbass.
E ancora, siamo nel 2021 quando l’Ucraina approva una nuova legge in cui è vietato ai membri dell’oligarchia di usufruire dei media per scopi politici. La stoccata è ovviamente rivolta a Viktor Medvedchuck – intimo amico di Vladimir Putin.
Ma non finisce qui, perché la ciliegina sulla torta prende il nome di Nato. L’Ucraina vorrebbe entrarci, ma la Russia non caldeggia la scelta della potenza rivale. A tal proposito è intervenuto anche il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden affermando che la possibilità di un ingresso imminente è remota.
A conti fatti ci si chiede se Putin attaccherà davvero l’Ucraina. Attualmente al confine è presente un ingente schieramento di soldati russi pronto ad attaccare al primo passo falso del Paese. Ancora in corso i tentativi di sventare il conflitto bellico.
Le motivazioni più profonde di tale “astio” sono da ricercarsi nel pensiero di Putin che considera il popolo russo e quello ucraino sotto un’unica nazione, che ça va sans dire è la Russia. Entrambi sono discendenti della Rus di Kiev. Per Putin l’Ucraina diverrebbe secondaria.
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Nel corso degli ultimi 30 anni le rivoluzioni tra i due Paesi sono state molteplici e a pagarne lo scotto sono sempre i cittadini più deboli. Oggi ci sono maggiori consapevolezze. Oggi evitiamo l’ennesima guerra.
