Cosa è successo a Luca Abate, inviato di “Striscia la notizia”? Ecco cosa è accaduto durante le riprese di un servizio. Tutti i dettagli.
Non è di certo la prima volta che un inviato di un programma televisivo venga aggredito durante un servizio. Ultimamente è toccato a Luca Abete, collaboratore di “Striscia la notizia” che si trovava a Napoli, per realizzare un lavoro sulla vendita illegale di auto sottoposte a sequestro con il fine di recuperare pezzi di ricambio per il mercato nero.
Le immagini dell’aggressione sono state pubblicate dal tg satirico e hanno già fatto il giro del web. Andiamo a vedere nel dettaglio l’imprevisto accaduto allo sfortunato inviato della Mediaset.
Luca Abete, l’aggressione a Napoli: tutti i dettagli
Luca Abete aveva iniziato a lavorare con una telecamera nascosta. Soltanto in un secondo momento l’inviato si è presentato spiegando di essere un inviato di “Striscia la notizia” e chiedendo spiegazioni al venditore. Inizialmente l’uomo è rientrato in casa, poi però è tornato in strada ed è lì che è avvenuta l’aggressione. Era presente anche una donna.
E’ arrivata in soccorso una guardia giurata che però non riuscita a fermare l’aggressione. L’attacco è costato ad Abete cinque giorni di prognosi, oltre al danneggiamento dell’attrezzatura.
Per Luca Abete non è la prima volta che avviene un evento del genere. Le sue inchieste sono sempre al centro del mirino. Come spiega la trasmissione in una nota,
l’inviato ha il record per botte ricevute durante i servizi.
Era già successo il 31 gennaio 2022 a Pollena Trocchia, sempre in provincia di Napoli. L’inviato ha affermato che
stava indagando su un distributore di Gpl che riempie bombole ‘a occhio’, pratica pericolosa è vietata per legge, quando la situazione è degenerata
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Quale potrebbe essere una soluzione a tali eventi? Il mondo del giornalismo e della televisione sta lavorando affinché vengano presi provvedimenti al riguardo. Le persone hanno il diritto di svolgere il proprio compito senza dover essere in pericolo.