Nadia Toffa, la giornalista scomparsa tragicamente, non si è mai risparmiata con nessuno e neanche con il gentil sesso – FOTO.
La storico programma Le Jene è orfana di una delle sue più coraggiose paladine inviate che pretendeva la giustizia anche nella terra più pericolosa del mondo. Nadia Toffa, bresciana e conduttrice, perseverava nel suo agire incessantemente.
Laureata in lettere ha poi optato per la televisione per il suo senso del dovere affrontando molte tematiche sociali. Giovanissima, entra a far parte della famiglia del programma di Italia 1 che, ancora oggi, la prende come un esempio di lavoratrice sensazionale.
Nadia compie molte imprese e interviste esclusive in ogni campo che reputa di primaria importanza. Suoi sono i servizi sulla sanità in primis, sullo smaltimento dei rifiuti nel casertano, ad opera delle cosche di camorre, e sulle conseguenti malattie generate.
Per la sua innata bravura e professionalità ricevette anche alcuni premi per il suo operato. Il libro che scrisse sul pericolo del gioco d’azzardo le avvalse il premio internazionale giornalismo. Un merito doveroso verso chi ha fatto del vizio una denuncia sociale.
I vertici dell’azienda la promossero a conduttrice in prima serata. Un ruolo che svolse appieno anche quando incontrò il calvario che la portò alla fine nell’agosto 2019. Una sera di un paio d’anni prima, la Toffa svenne all’improvviso alla fine di un ennesimo servizio.
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