Dopo molti anni, finalmente è chiaro per quale motivo Indietro tutta, lo show condotto dal Renzo Arbore ed andato in onda tra il 1987 ed il 1988, ebbe un successo così dirompente: ecco un’analisi approfondita.
E’ una delle trasmissioni che hanno fatto la storia della televisione italiana: Indietro tutta, tra il 1987 ed il 1988, riscrisse i canoni del varietà e dell’intrattenimento all’italiana.
Un allegro carrozzone, una compagnia di guitti talentosi condotti in maniera magistrale da Renzo Arbore, il genio pop della televisione. Insieme al lui, al timone del programma, Nino Frassica, forse nella sua migliore versione.
Non è una parola scelta a caso, “timone”: Arbore presentava il programma vestito da ammiraglio, con la feluca in testa, su un ponte di comando. Era lui a dettare i tempi, anche se sul canovaccio originale si innestavano moltissime improvvisazioni che rendevano la puntata imprevedibile perfino per gli autori.
La capacità di improvvisare ed il talento degli interpreti sono due delle chiavi di lettura del successo del programma. Oltre ai due già citati Arbore e Frassica, c’erano Mario Marenco, il Maestro Mazza e altri grandi nomi della comicità dell’epoca.
Insieme a loro però apparivano moltissimi volti nuovi, destinati a fare strada: da Maria Grazia Cucinotta a Francesco Paolantoni, da Nina Soldano a Luana Ravegnini.
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Moltissime le “invenzioni comiche”: maschere e personaggi (da Riccardino alle Ragazze Coccodé), ma anche stacchetti paradossali e surreali. Il cane Fiocco, libero di girare per lo studio, o la radio della polizia che si inseriva ogni volta che qualcuno nominava un “post-scriptum” (PS, appunto).
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Le eredità del programma sono tante, e pesantissime: quel tipo di comicità ha fatto scuola, e lanciato tanti altri programmi che si sono ispirati al format Indietro tutta. Ma lo spirito e l’atmosfera di quegli anni sono irripetibili: un successo che non sarà facile replicare!
