Il celebre virologo si trova in questi giorni nell’occhio del ciclone per l’acquisto di una casa faraonica. Cosa si cela dietro l’abitazione di Andrea Crisanti?
Nel corso di questi ultimi due anni è apparso spesso sul piccolo schermo in qualità di esperto per quanto riguarda il Covid, essendo lui un virologo tra i più affermati. Andrea Crisanti, ora che la pandemia sembra aver intrapreso la sua curva discendente, non smette però di fare notizia, anche se per motivi completamente diversi da quanto si potrebbe immaginare.
Il medico romano, che è attuale titolare della cattedra di microbiologia all’Università di Padova, ha deciso di comprare un abitazione di tutto rispetto. Già, perchè si tratta di una dimora del valore di ben 2 milioni di Euro. Sui social è scoppiata in men che non si dica la polemica, in quanto molti pensano che il professore si sia arricchito grazie alla presenza pressochè quotidiana in tv degli ultimi mesi.
Tanti ritengono quindi di cattivo gusto acquistare una casa così sontuosa, per di più in un periodo in cui molti, proprio a causa della pandemia globale e degli aumenti di luce e gas, si ritrovano a far fatica ad arrivare a fine mese. Ora a parlare è però il diretto interessato, che spiega come stanno realmente le cose.
Il virologo ha rilasciato un’intervista a La Repubblica e Il Corriere della Sera, per chiarire la sua posizione in merito a Villa Priuli Custoza, che si trova a San Germano dei Berici, vicino a Vicenza.
Si tratta di una dimora storica circondata da un terreno di 1,2 ettari, e grande 15.000 mq con due bagni. Da quanto ha però spiegato crisanti, l’acquisto è avvenuto con i suoi risparmi, e non per guadagni legati al Coronavirus, visto che ha dichiarato di non ricevere compenso per le sue ospitate tv.
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” In televisione, ci sono andato sempre gratis. Non costa due milioni. Ho fatto un mutuo, neppure troppo leggero. Quanto alle dimensioni, è una dimora progettata per ospitare familiari, parenti e amici, e stare insieme. Me lo posso permettere. Sono una persona agiata” ha risposto quindi alle accuse, smentendo l’esorbitante prezzo. Polemica conclusa?
