Covid, la terrificante scoperta scientifica che non esclude nuove minacce: di cosa si tratta

Di recente, un gruppo di scienziati residenti nel Laos hanno divulgato delle informazioni piuttosto preoccupanti all’interno dell’importante rivista Nature.

Modelli di mascherine
Modelli di mascherine (Pixabay)

Il periodo della pandemia causata dal sopraggiungere di Coronavirus è stato davvero causa di alcuni decisivi mutamenti delle nostre abitudini. Senza contare, peraltro, le ulteriori restrizioni che ne sono state la conseguenza e che hanno complicato certi aspetti delle nostre vite.

Tutto questo è cominciato, peraltro, un paio di anni fa e la popolazione, in generale, spera che si possa trovare una soluzione e una conclusione per ritornare a vivere normalmente come nell’era pre-Covid-19.

Comunque sia, questi difficili mesi sono sempre anche stati caratterizzati da una certa apprensione e incomprensione di ciò che di lì a poco sarebbe potuto cambiare. L’Italia, in poche parole, a un certo punto, è stata dipinta in vari colori, suddivisa per fasce a seconda dei casi che sono, di volta in volta, stati riscontrati da chi di dovere.

Una condizione che, come se non bastasse, ha certamente influito in maniera grave sulla nostra economia e sulle possibilità sempre meno rassicuranti dell’ambito del mondo del lavoro.

Poche righe fa, quindi, si ricordava delle notizie che ogni giorni vengono riportate sulle testate giornalistiche nazionali e internazionali che informano, per l’appunto, riguardo all’attuale condizione di questa crisi sanitaria che ormai tutti conosciamo e con la quale abbiano dovuto fare i conti.

Gli altri dettagli di questa nuova analisi

Proprio nelle ultime ore, infatti, pare che gli scienziati impegnati a fare ricerche puntuali riguardo a Covid-19 abbiano divulgato un’altra innovativa scoperta che ha iniziato a far preoccupare soprattutto tutti coloro che aspettano in grazia la conclusione di questa spiacevole circostanza.

Institut Pasteur
Institut Pasteur a Laos (Facebook)

Ebbene, a giudicare da ciò che è stato analizzato dalla National University e dall’Institut Pasteur con sede a Laos, si potrebbe essere molto vicini ad altre tre versioni del fantomatico virus che dovrebbe avere delle caratteristiche piuttosto somiglianti a Sars-CoV-2.

La scoperta, descritta da Nature, la più accreditata e prestigiosa rivista scientifica, racconta di altri Coronavirus che prendono il nome di Banal-52, Banal-103, Banal-236 e che avrebbero delle similitudini in particolar modo con la proteina Spike.

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Questo rinvenimento, quindi, è stato oggetto di commenti anche da parte dell’immunologa Antonella Viola che è in servizio all’Università di Padova. Anche se, per la verità, al momento ci sono ancora troppi e grossi interrogativi per avere delle risposte chiare.

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