Torna l’ora legale: come spostare le lancette e come cambieranno le nostre giornate

Sta per tornare l’ora legale, a breve sposteremo le lancette dei nostri orologi avanti di un’ora rimettendole al loro posto dopo averle spostate indietro a ottobre. 

Ora legale
Ora legale (Pixabay)

Quest’anno l’appuntamento con l’ora legale è previsto per la notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo, il momento esatto è fissato alle due del mattino quando dovremmo posizionare le lancette sulle ore tre. Con questo cambio avremo un’ora in meno per dormire ma le giornate saranno più lunghe e la sera avremo più luce, tutto questo durerà fino al mese di ottobre, per la precisione fino a domenica 23.

Tutti gli anni spostiamo avanti le lancette con l’inizio della primavera e le tiriamo indietro ad autunno inoltrato, ma perché si fa questo cambiamento e si divide l’anno in due. Il motivo è molto semplice, legato all’ambiente e al risparmio di energia elettrica.

Cosa cambia quando cambiamo l’ora

A parte l’ora di sonno che aggiungiamo o togliamo ogni volt quali sono i fattori che cambiano con il cambio dell’ora legale?

Ora legale
Ora legale (Pixabay)

L’obiettivo di questo procedimento è quello del risparmio energetico che avviene essendoci un minore uso dell’illuminazione elettrica avendo più ore di luce durante il giorno. Non aumentano le ore di luce, il sole tramonta alla stessa ora, ma spostando le lancette abbiamo la sensazione che le ore di luce siano effettivamente di più o di meno, e l’obiettivo ultimo è quello di incoraggiare lo sfruttamento di questo guadagno di tempo.

Nell’arco di sei anni in Italia si sono risparmiati 6miliardi di Kilowatt/h, che equivalgono circa al consumo medio di un anno di un milione di famiglie, il guadagno è salito fino a 900milioni di euro circa.  Tutto questo però può rivelarsi in parte dannoso per il nostro organismo, in molti hanno dichiarato di aver sofferto di disturbi del sonno, quasi come quando si viaggia e si soffre di jet lag.

Per quanto piccolo questo cambiamento può portare persino a insonnia, irritabilità e stanchezza che il nostro organismo dovrà combattere ed eliminare.  Il professor Gioacchino Mennuni, neurologo esperto dell’Università Cattolica di Roma – Complesso integrato Columbus, ha spiegato che ci sono delle piccole tecniche per far si che il nostro corpo non risenta del cambiamento.

”L’ora di luce in più che avremo ritarda la fase dell’addormentamento, legata alla produzione di melatonina favorita proprio dal buio. Il consiglio è innanzitutto quello di mantenere possibilmente invariata l’ora in cui ci si alza al mattino, per non interrompere la regolarità del ciclo sonno-veglia. Utile anche non eccedere con cibo e alcolici la sera”.

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