La situazione in Italia si sta facendo inquietante: gli scaffali dei supermercati sono vuoti e sembra che le provviste siano in rapido esaurimento in tutto il Paese. Ecco i possibili scenari dietro la preoccupante realtà…
Le immagini stanno facendo il giro dell’etere. Gli scaffali dei supermercati sono vuoti e sembra che gli italiani non riescano a reperire i beni di prima necessità nei punti vendita preposti. Come se la filiera atta al rifornimento dei supermarket si fosse interrotta e le merci non riuscissero a raggiungere il loro luogo di destinazione naturale.
Da che cosa può dipendere la situazione in corso? Potrebbe entrarci la guerra in atto in Ucraina, ma c’è probabilmente anche dell’altro…
Ad aver reso molto difficoltoso l’approvvigionamento dei supermercati italiani non è la guerra, bensì lo sciopero degli autotrasportatori.
I camionisti si sono infatti ribellati all’aumento esorbitante del prezzo del gasolio, con i prezzi record del carburante toccati a febbraio. Gli autisti degli autotreni hanno dunque deciso di incrociare le braccia in segno di protesta a partire dal 24 febbraio scorso.
Lo sciopero, durato 48 ore, ha messo in serie difficoltà i rivenditori, impossibilitati a farsi recapitare le merci in tempi celeri, e di conseguenza creato disagio alla filiera dei consumatori.
Tuttavia, non si può ignorare che gli effetti della guerra in Ucraina potrebbero farsi sentire presto anche nel nostro Paese. Infatti agli attacchi farà seguito l’aumento dei prezzi delle materie prime e l’innalzamento dell’inflazione, con effetti che tutti possono immaginare.
I prossimi mesi si preannunciano quindi particolarmente difficili per l’Europa occidentale ed in particolare per l’Italia. L’approvvigionamento energetico nazionale difatti è strettamente connesso alla situazione russo-ucraina.
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