La guerra tra Ucraina e Russia si fa sempre più sanguinosa e sono ormai migliaia le vittime da ambo le parti. Ora la Corte internazionale di Giustizia prende una decisione clamorosa.
Il conflitto in Ucraina si fa giorno dopo giorno sempre più cruento: oggi ci sarebbe dovuto essere un secondo incontro tra le due delegazioni, ma la seconda giornata di negoziazioni è saltata a causa delle nuove bombe sul Paese.
L’Europa ha emesso pesanti sanzioni nei confronti della Russia, ma ciò non sembra frenare per ora la volontà di invasione del Cremlino. Oggi anche la Corte Internazionale di Giustizia si è espressa al riguardo tramite il suo procuratore capo Karim Khan, annunciando l’apertura di un’indagine per crimini di guerra e crimini contro l’umanità in Ucraina.
Come spiegato dall’uomo, l’inchiesta prenderà in esame i presunti crimini commessi a partire dal 2014, ma “data l’espansione del conflitto negli ultimi giorni, è mia intenzione prendere in considerazione ogni crimine commesso da qualsiasi parte in conflitto, in qualsiasi parte del territorio”.
Una decisione clamorosa, che si spera possa prevenire un’ulteriore avanzata da parte delle truppe militari o possa portare, perlomeno, a più miti consigli Vladimir Putin.
L’organo giudiziario delle Nazioni Unite si riunirà in udienze pubbliche il 7 e 8 marzo, riguardo al “caso relativo alle accuse di genocidio ai sensi della Convenzione sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio (Ucraina contro Federazione russa)”.
Il Paese del presidente Zelensky aveva avviato la procedura il 27 febbraio contro la Russia accusandola di aver mentito su presunti atti di genocidio nelle zone di Luhansk e Donetsk. Una scusa per poi dichiarare e poter mettere in pratica “l’operazione militare speciale” ai danni di Kiev.
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Le udienze dei prossimi giorni si terranno presso il Palazzo della Pace all’Aia e prenderanno in oggetto le misure provvisorie richieste dall’Ucraina. Non rimane che vedere cosa verrà deciso.
