E’ più facile di quanto si pensi cadere nella rete di un partner manipolatore e narcisista. Per fortuna uscirne non è impossibile. Ecco come si può fare.
Lasciarsi non è mai facile, ma ci sono casi in cui sembra addirittura di trovarsi davanti ad un’impresa impossibile, soprattutto se dall’altra parte abbiamo un partner che a lungo abbiamo amato ma che presenta dei lati, per così dire, “tossici”. Ci riferiamo al cosiddetto manipolatore, solitamente un narcisista, che tende a rendere complicato un momento già doloroso.
Ma come riconoscere di avere di fronte a sè un individuo del genere? Innanzitutto, il più delle volte, questi partner tendono ad essere molto affascinanti e disponibili, nelle fasi iniziali della relazione. Sono soggetti a innamorarsi in modo molto veloce ma altrettanto rapidamente a perdere interesse, pur volendo mantenere il controllo.
Le “vittime” preferite di questi partner sono persone empatiche, sensibili, spesso dedite ad aiutare gli altri, con a volte una latente insicurezza interiore e il bisogno di compiacere. Scoprire come riconoscere un manipolatore (o manipolatrice), non è sempre semplice, ma è fondamentale nel momento in cui si vuole troncare una storia e andare avanti senza trascinarla inutilmente. Ecco gli accorgimenti da usare.
Il segnale più eclatante di trovarsi di fronte a un narcisista, è che vorrà sempre essere lui a definire e orientare la relazione. E’ proprio da questo che dovete partire per liberarvi una volta per tutte di lui o lei. Poichè il più delle volte tende a sminuire l’altro, per poter così alimentare il proprio ego, è buona norma mettere in chiaro di essere coscienti del proprio valore.
Secondo passaggio, il cosiddetto “no contact”: dovrete allontanarvi dal partner e non permettergli di avere alcun tipo di contatto (per quanto possibile) con voi. Non sarà facile, perchè i soggetti tendono a non voler mai essere lasciati ma lasciare loro, e cercherà in ogni modo di convincervi a dargli un’altra possibilità.
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Ultimo, ma basilare consiglio, è quello di non lasciarsi andare ai bei momenti trascorsi insieme, che potrebbero spingere a una riappacificazione, ma pensare a tutte le menzogne, aggressioni e offese subite, che non fanno certo parte di una relazione sana.