Ci sono alcuni pezzi molto rari che valgono veramente una fortuna. Nelle prossime righe ne scoprirete una che è un piccolo tesoretto.
Per tutti coloro che sono appassionati di numismatica è necessariamente imprescindibile riuscire a scovare e a ottenere delle monete rare e di prestigio.
Molto spesso, inoltre, i collezionisti più accaniti cercano in maniera minuziosa i pezzi più importanti e riconosciuti come quelli di valore maggiore. E, a voler guardare, dall’introduzione in svariate parti del mondo dell’utilizzo della moneta come scambio commerciale, ne sono state costruite migliaia di diverso tipo.
Soprattutto in passato, infatti, quando non esisteva l’omologazione della stessa, sia in Europa che in altre zone del pianeta, circolavano varie tipologie delle suddette.
Proprio per il numeroso cospicuo di persone che adora questo genere di collezionismo, infatti, ogni anno vengono anche svolti degli eventi interessanti a cui partecipano migliaia di interessati all’argomento. In effetti, è proprio vero che, sia all’estero, che in giro per l’Italia, è possibile assistere a convegni e conferenze specifiche oppure avere modo di rifarsi gli occhi grazie a una mostra apposita.
Per quanto riguarda il Bel Paese, quindi, dopo l’eliminazione della Lira e la successiva nascita dell’Euro, avvenuta nei primi mesi del 2002, si può cerco considerare una lunga storia di questa valuta e che prevede una miriade di monete coniate a quell’epoca e che vengono oggi valutate veramente molto bene.
Si può, quindi, affermare che durante il governo fascista, capitanato da Benito Mussolini, vennero coniati vari formati che nella stragrande maggioranza dei casi riportavano incastonato i tratti somatici del regnante padre di Umberto II che peraltro si insediò proprio poco prima della dichiarazione della Repubblica italiana e fu per questo depositario degli ultimi momenti di storia della monarchia.
Comunque sia, se ve lo state chiedendo, c’è una moneta che nel titolo abbiamo definito essere di Mussolini per una ragione specifica. Per la precisione, sul retro di questo pezzo si trova proprio inciso un fascio littorio che, come sappiamo, era il simbolo del Fascismo.
Questa rarissima e preziosa moneta, denominata 20 Lire Cappellone, però, sul davanti riporta, per l’appunto, ancora una volta il viso di Vittorio Emanuele III che indossa un elmo di dimensioni piuttosto grandi. Situata in basso, perciò, c’è una frase che, al giorno d’oggi, tutti conoscono e che recita: “Meglio vivere un giorno da leoni che cento anni da pecora”.
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Si tratta, in particolare, di una moneta commemorativa che, se tenuta nelle migliori condizioni, quindi, come si dige in gergo, a fior di conio, potrebbe persino valere oltre 15 mila euro.
