Vediamo perché si sta parlando spesso di pillole allo iodio negli ultimi giorni: tutto quello che c’è da sapere sulle compresse di ioduro di potassio.
Molte persone temono che la guerra in Ucraina possa prendere una svolta nucleare. Si tratta di una preoccupazione in aumento, visto che il conflitto si sta svolgendo accanto alle centrali nucleari.
Dapprima a Chernobyl, posto divenuto tristemente celebre a causa del disastro nucleare avvenuti nel 1986, quindi a Zaporizhzhia e poi a Mariupol.
Per tale ragione in Belgio in molti sono andati ad acquistare le pillole di iodio. Lo scopo è quello di proteggersi in caso di eventuali radiazioni. Scopriamo perché diverse persone stanno comprando queste pillole e se effettivamente si possono dimostrare efficaci contro eventuali radiazioni.
È alto il timore in Belgio che la guerra in Ucraina possa prendere una svolta nucleare. Difatti sono vari giorni che l’Associazione dei farmacisti belgi segnalano una vera e propria caccia alle pillole di iodio.
Un’impennata che si è avuta fra giovedì 24 febbraio e lunedì 28 febbraio. In brevissimo tempo è stata registrata una crescita dalle mille e 500 scatole alle 4mila di domenica 27 febbraio. Il giorno successivo, lunedì 28 febbraio, addirittura alle 30mila scatole.
Per essere precisi, si è giunti a 32mila 483 scatole. Stiamo parlando delle cifre più elevate dal 2018, vale a dire nel momento in cui il governo belga ha dato il via a una campagna di informazione riguardo i rischi nucleari. Sono presenti due centrali in Belgio e così il governo ha cominciato a mettere a disposizione in maniera gratuita nelle farmacie le pillole di iodio.
Come ha specificato l’Agenzia Federale belga per il controllo nucleare, le pillole di iodio non vanno assunte preventivamente, ma soltanto su indicazione da parte delle autorità. L’agenzia ha precisato su Twitter che
l’attuale situazione in Ucraina non richiede l’uso di pillole di iodio.
L’Agenzia Federale belga ha poi sottolineato che
le pillole di iodio non offrono protezione contro altre sostanze radioattive dalle quali, in caso di emergenza, è necessario ripararsi. Inoltre l’uso delle compresse è raccomandato solo per persone in determinate fasce d’età.
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Come spiegato a LeSoir da Roland Hustinx, capo del dipartimento di medicina nucleare e imaging oncologico all’ospedale universitario di Liegi, lo iodio risulta tossico per alcuni soggetti over 40, soprattutto in quelli che soffrono di gozzo o ipertiroidismo.