Vecchie Lire, questa moneta comune può realmente valere una grandissima fortuna: cercatela. Potrebbe capitare proprio a voi.
Il mondo della numismatica è davvero tutto da scoprire. E’ una vera e propria scienza che studia diversi aspetti di questi preziosi oggetti: la storiografia, la provenienza geografica, l’iconografia, l’impatto economico e la produzione.
A seconda del periodo storico di appartenenza la moneta può avere un determinato valore e pregio. Specialmente all’asta. Di particolare rilievo sono quelle che risalgono specialmente alle culture antiche e al Medioevo.
Dietro ogni singolo oggetto si nasconde un vero e proprio tesoro: non vanno dimenticati dettagli fondamentali come l’anno di conio ed il perfetto stato di conservazione che sono i primi riferimenti utili prima di una eventuale vendita.
Una vecchia moneta da 500 Lire può valere fino a 10 mila euro
Oggi ci occupiamo della nostra cara Lira, conio che senza dubbio qualcuno ancora rimpiange. Con il passaggio all’Euro in tanti hanno sicuramente conservato qualche vecchio esemplare. Occhio che oggi potrebbe valere una vera e propria fortuna.
Uno degli articoli più rari è la moneta da 500 Lire in argento con impresso le tre caravelle. E’ stata coniata sul finire degli ’60 e fino al 1982. Si tratta del primo esemplare realizzato in argento.
Come abbiamo detto la moneta è davvero uno splendido modello e colpisce anche per la sua notevole eleganza: oltre alle tre caravelle, sull’altro lato vi è il profilo di una giovane donna – moglie dell’incisore.
Ma se osserviamo più da vicino – specialmente i più esperti – si renderanno subito conto di un errore nel disegno delle tre navi. Suggestivo il vento che soffia, sicuramente, ma a quanto pare coniato controvento rispetto alle vele.
Ad oggi è l’edizione del 1957 a scatenare tutti i collezionisti: stiamo parlando di un valore di vendita veramente da capogiro. Al momento la più cara è stata battuta per circa 12 mila euro.
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Come dicevamo poco fa il suo valore di vendita così alto è stato dettato dal perfetto stato di conservazione della moneta che è il primo requisito fondamentale. Altri esemplari sono stati battuti all’asta tra i 5 mila e gli 8 mila euro. Non male per una monetina, vero?