Laura Chiatti pronta a tornare con un nuovo progetto che l’ha presa di petto e di cuore, talune circostanze sono indimenticabili.
La prima volta sullo schermo, a sorpresa, è stato durante il Karaoke di Fiorello. Chi si sarebbe mai aspettato l’exploit di questa bella ragazza umbra che, da aspirante cantante, è divenuta un’attrice molto apprezzata. Laura Chiatti è la prima a riderci su.
Un talento nella recitazione arricchita da una splendida voce dai toni molto limpidi e profondi. Aggiungiamo anche che il tutto è coniugato da un fisico sbalorditivo, da un affascinante marito e da due gioiosi figli, cosa volere di più dalla vita?
Ma il destino di Laura non sempre è stato così positivo. A ricordo di tanti momenti bui, ha dato tutta se stessa nel ruolo di Rosalia nella serie che arriverà la prossima settimana sulla Mediaset. Una fatica non da poco che la Chiatti ha affrontato con tenacia dedizione.
La confidenza profonda di Laura Chiatti
La bravissima attrice è nota anche nel mondo del doppiaggio. Non si tira indietro dinanzi a nessuna sfida. Ha lanciato la moda del lucchetto chiuso sul ponte Milvo grazie alla sua interpretazione nel famoso film Ho voglia di te. Suo partner il bel tenebroso Riccardo Scamarcio con cui condivide una grande amicizia.
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Tra qualche giorno verrà trasmessa la fiction Più forti del destino che la vede tra i protagonisti principali. Liberamente tratto dalla serie francese, Laura si è ritrovata su un magnifico set cinematografico in costume. E’ la sua prima recitazione in abiti da scena della fine dell’800.
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La vicenda si svolge nella storica Sicilia di qualche secolo fa, con lei nel cast anche Giulia Bevilacqua e una tremenda Donna Elvira interpretato dalla poliedrica Loretta Goggi. Un lavoro che ha entusiasmato molto la Chiatti che ha potuto prendere parte al serial grazie ai bambini cresciuti che frequentano la scuola: Enea e Pablo avuti dal famoso marito collega Marco Bocci. A proposito dello sceneggiato, la splendida artista ha dichiarato che:
“La trama è molto intensa, dura, sulla difficile condizione delle donne. Per me è stato molto coinvolgente immedesimarmi in certe situazioni che mi hanno fatto riflettere”.
Un animo sensibile come lei non poteva di certo non identificarsi in questo contesto turbolento sulla figura della donna.