La giornata di oggi si è aperta con una terribile tragedia che ha coinvolto un ciclista: la morte è stata inevitabile, rendendo vani tutti i tentativi di soccorso dei rianimatori. I dettagli.
L’Alto Casentino si è svegliato nel freddo pungente di una domenica di marzo con la notizia di una terribile disgrazia: la morte di un giovane ciclista. Il dramma si è concretizzato nei boschi di Moggiona, una località nel comune di Poppi, provincia di Arezzo.
La vittima è un uomo di 40 anni residente ad Ortignano Raggiolo, un comune della zona. Il malore che lo ha colpito mentre pedalava per una sgambata domenicale non gli ha lasciato scampo, gettando nello sconforto i soccorritori intervenuti sul posto.
Un dramma terribile: vani i tentativi di soccorso
L’uomo, accusato il malore, è caduto nel fosso sottostante il percorso ciclabile. I soccorsi sono giunti nel più breve tempo possibile, con un’automedica del Casentino ed un’ambulanza della Misericordia di Bibbiena, oltre all’elisoccorso Pegaso 1 ed ai Vigili del Fuoco.
Tuttavia, nonostante i tentativi di rianimare lo sventurato si siano protratti per oltre un’ora, l’uomo non ha mai ripreso conoscenza ed è deceduto senza lasciare speranze ai sanitari. Sul posto sono poi sopraggiunti i Carabinieri Forestali per compiere i rilievi necessari allo svolgimento delle pratiche di polizia.
Al dolore della famiglia e dei sanitari si aggiunge la disperazione per una tragedia che non ha lasciato scampo.
Non è la prima vittima della strada: il freddo pungente, l’attività da sforzo prolungata e le condizioni fisiche sono fattori da tenere sempre presenti quando si svolge attività fisica all’aperto. Il clima di questi giorni è particolarmente provante per le basse temperature, e potrebbe aver giocato un ruolo nel malore che è stato fatale alla vittima.
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