Ultimissime novità. Tragedia funivia, si fa strada un’ipotesi davvero clamorosa: il merito del salvataggio di Eitan è tutto suo?
E’ trascorso circa un anno dalla tragedia della funivia Stresa. Quella che doveva essere una tranquilla domenica mattina in famiglia si è trasformata in un incubo a occhi aperti.
E’ il 23 maggio 2021, quando la fune dell’impianto ha ceduto ed ha causato la morte di 14 persone. Solo un sopravvissuto: il piccolo Eitan, rimasto gravemente ferito.
Ad oggi, tra gli indagati risultano essere i manutentori della funivia che collega il Lago Maggiore con il Mottarone. La cabina in caduta libera non è riuscita a fermarsi con il freno di emergenza.
Sono ancora tante le domande dietro la tragedia della funivia Stresa. Perchè il freno non è riuscito a fermare la cabina? Le indagini sono sempre in pieno svolgimento per cercare di dare disposta a tutti gli interrogativi.
Stano alle prime ricostruzioni a spezzarsi è stato uno dei cavi che sostenevano l’abitacolo e al momento non sono chiare alcune dinamiche sulla sull’impianto frenante della funivia.
Le immagini delle telecamere e le dichiarazioni delle persone che hanno assistito all’incidente sono davvero raccapriccianti. Come uno schiocco – queste le parole di alcuni testimoni, riferendosi probabilmente al cavo che si spezza.
Unico sopravvissuto di questa immane disgrazia è il piccolo Eitan di soli 5 anni. Il bambino non ha riportato ferite al volto e si avvalla l’ipotesi che il padre possa averlo abbracciato fino ad avvolgerlo per attutire il colpo al suolo.
Si tratta semplicemente di una ipotesi nata dalla natura delle ferite del piccolo. I soccorritori erano increduli perchè le sue ferite non lasciavano intendere un volo così alto e uno schianto così violento.
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Anche il Papa durante uno dei suoi messaggi si è stretto attorno al piccolo Eitan e a tutta la sua famiglia tragicamente scomparsa. Il Santo Padre ha espresso grande rammarico per l’accaduto, invitando alla preghiera per tutte le vite spezzate quel giorno.