Nuove regole; il 31 marzo scade lo stato di emergenza. Da aprile a giugno, l’obbligo di green pass probabilmente verrà eliminato.
Il governo italiano ha affermato che in primavera, da aprile, le Regioni non avranno più i colori, che le regole a scuola saranno più free e che l’incubo dell’emergenza covid sembra sia giunto al termine. Quindi eliminati lo stato di emergenza e le restrizioni relative ai colori delle Regioni, l’unica regola che resterà invariata sarà il Green pass. Il piano del governo consiste nell’allentare gradualmente quest’ultima restrizione, parte importante sulla quale è stata gestita la fase del Covid in Italia.
Green Pass rimodulato: che cos’è
Si parla dunque di inserire un green pass rimodulato. Perciò si dovrebbe partire con i luoghi all’aperto: ristoranti e bar (all’esterno), uffici pubblici, poste e banche, negozi, cinema e teatri, palestre e piscine, trasporto pubblico a lunga percorrenza e locale. Tutto ciò dovrebbe accadere tra il 1 aprile e la metà di giugno, per arrivare all’inizio dell’estate praticamente senza più il green pass.
Questo il nuovo obiettivo di parte del governo italiano. Lo stato di emergenza in scadenza il 31 marzo prossimo quindi non sarà prorogato, ma il ministro della Salute Roberto Speranza consiglia prevenzione e prudenza privandosi lentamente delle regole che in questi due anni sono state accolte dal Paese. Anzi, “con 60 mila casi al giorno sarebbe un grave errore allentare il piano delle regole, e quindi sì, ancora per un po’, alle mascherine al chiuso, al Green Pass e forse anche alla quarta dose in autunno.
Pareri discordanti all’interno del governo; tra chi vorrebbe eliminarlo subito come la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che dall’inizio l’ha criticato e giudicato un inutile mezzo discriminatorio, e coloro che preferirebbero rinviare ancora di qualche mese l’abolizione del Green pass come Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, che afferma che è stato uno strumento utile da non eliminare completamente per evitare in modo saggio una nuva impennata di contagi, cosa che è gia accaduta.
Riguardo il settore dei trasporti, è probabile che già dal 1° aprile non servirà più la certificazione verde per poter viaggiare su aerei, treni e bus rimanendo comunque invariato l’obbligo di utilizzo di mascherine nei mezzi di trasporto sopracitati.
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Riguardo il settore lavorativo, il Governo non è favorevole ad eliminare il Green Pass, temendo che, con la fine dello stato di emergenza, molti lavoratori in smart working tornino a lavorare in presenza e che la curva dei contagi si rialzi. Nella famosa road map con cui l’Esecutivo ha deciso che pian piano allenterà le restrizioni (data ultima il 15 giugno, in cui termina anche l’obbligo di vaccinazione per i lavoratori over50) pare proprio che per il momento tutti i lavoratori dovranno continuare ad avere la certificazione verde per recarsi in ufficio, in fabbrica e così via.