Monete rare, conosci davvero la più grande fortuna dei collezionisti? Le Lire degli anni ’40 e ’50 hanno realmente un valore senza precedenti.
La numismatica è una disciplina – o meglio una vera e propria scienza – che si occupa di monete. Dietro questo studio c’è un grande lavoro di ricerca: le monete, infatti, vengono classificate in base alla loro provenienza e diffusione, alla storiografia e all’iconografia. Inutile dire che uno dei requisiti più importanti è il perfetto stato di conservazione dell’oggetto.
Ultimamente ci siamo occupati spesso di alcuni euro che hanno un grandissimo valore di mercato, ma oggi sono sicura che vi faremo altrettanto molto felici. Perché si parla della cara vecchia Lira – valuta entrata in vigore nel nostro Paese dal 1861 al 2002. La sua una onorata carriera.
Ad attirare l’attenzione dei collezionisti sono gli esemplari coniati specialmente negli anni ’40 e ’50 del ‘900. Si tratta di pezzi davvero molto rari, dove in questo caso anche il più piccolo errore di conio ne fa aumentare vertiginosamente il prezzo battuto all’asta. Vediamo quali i modelli più ambiti.
Iniziamo la nostra rassegna con le monete coniate nel secondo dopoguerra. Siamo nel 1947 e sulle 10 Lire era stampato il ramoscello di olivo con il cavallo alato. Anche se non abbiamo vissuto l’epoca, sono sicura che sapete bene di cosa sto parlando. Si tratta di un vero e proprio tesoro stimato intorno ai 4 mila euro.
Nel 1947 furono coniate diverse monete, passiamone al vaglio altre due. La prima da 1 Lira con impresso un ramo d’arancio sul rovescio, mentre sul dritto l’immagine di una donna. In ottime condizioni è valutata circa 1500 euro. La seconda moneta vede, invece, un contadino che ara la terra. Prezzo? 1800 euro.
Facciamo un piccolo salto indietro al 1946, quando fu coniata la prima moneta da 5 lire con il viso di una donna con fiaccola sul dritto, mentre sul rovescio è raffigurato un grappolo d’uva. L’esemplare più raro è composto da tre diverse leghe e con data 1955 può valere anche 2.000 euro.
Arriviamo a metà anni Cinquanta con una vera e propria chicca: si tratta della moneta da 20 Lire del 1956 che riporta la scritta “prova”; mentre in basso il segno R identificativo della Zecca e l’anno di produzione. Gli esemplari maggiormente quotati possono arrivare fino a 1000 euro.
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Concludiamo il nostro viaggio con un pezzo forte: l’esemplare da 50 Lire che riporta una donna sul dritto della Repvbblica italiana mentre sul rovescio l’iconografia classica del dio Vulcano che batte sull’incudine. Le monete del 1958 raggiungono circa i 2.000 euro in buone condizioni.