Il fumo è uno dei fattori da non sottovalutare quando si è in dolce attesa. Questo vizio può provocare danni seri ai nascituri. Ecco quali possono essere.
I danni del fumo in gravidanza possono essere molteplici e vengono spesso sottovalutati. Le donne fumatrici rischiano grosso, ecco quali sono i rischi più importanti.
Di recente uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’università di Rotterdam ha portato alla luce scenari inquietanti. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Human Reproduction.
Gli studiosi hanno seguito 700 donne rimaste incinte tra il 2010 e il 2018. Il campione in oggetto ha preso in esame le donne sia da tre mesi prima della gravidanza, sia dalla 10ma settimana di gestazione in poi.
Si è così notato un ritardo medio del bebè di circa un giorno. Ritardo che non è mai stato recuperato e che ha portato a nascituri da un peso inferiori rispetto alle mamme non fumatrici.
Il problema è che la nicotin ha un’azione vasocostrittiva, quindi preclude l’afflusso di nutrienti negli organi, e quindi incide anche sulla placenta. Da qui il rischio per i bimbi che si portano in grempo. I medici esortano quindi le fumatrici a smettere nel caso si volesse mettere in progetto una gravidanza.
Fumo in gravidanza: un errore da non commettere
I rischi e la nocività del fumo proseguono inoltre anche dopo aver partorito: la nicotina passa infatti anche attraverso il latte materno, e può aumentare del 25% il rischio di morte in culla.
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Anche il fumo passivo deve essere tenuto d’occhio: una donna gravida dovrebbe evitare di frequentare ambienti con fumatori, poichè il rischio di aborto, hanno accertato gli studi, è maggiore. Insomma, meglio evitare di respirare effluvi del genere, anche se non si è direttamente fumatrici.
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Ma come poter smettere di fumare se si scopre di essere in dolce attesa? Di solito la consapevolezza di diventare mamma rende il tutto più semplkice, ma in caso contrario si può anche fare ricorso alla terapia sostitutiva, per un massimo di due/tre mesi.