La situazione inizia a farsi drammatica anche per i supermercati del nostro Paese. Gli scaffali cominciano ad essere vuoti, e i consumatori sono sempre più allarmati.
C’è molta preoccupazione da parte della gente sugli scaffali sempre più vuoti in numerosi supermercati d’Italia. L’allarme arriva in particolare dalla Sardegna, dove le immagini dei locali presi d’assalto hanno fatto in breve il giro del web. La Coldiretti lancia l’allarme.
A scatenare la caccia a pasta e farina è stato il vertiginoso aumento della benzina, che ha raddoppiato il suo prezzo al litro a causa del conflitto in corso tra Ucraina e Russia. L’Italia, come il, resto d’Europa, dipende da dalle importazioni e se ne stanno iniziando a vedere i primi problemi. Il costo dell’energia è volato alle stelle e il grano è a rischio.
Insomma, non è certo una situazione che fa ben sperare. Ad aggiungere ulteriore disagio, è inoltre lo sciopero degli autotrasportatori previsto per lunedì 14 marzo, che rischia di paralizzare la filiera agroalimentare. Ben l’85% di essa, infatti, viaggia su ruote e c’è molta ansia per il suo futuro. Sui social si rincorrono intanto le notizie sul razionamento nei supermercati, con un massimo di 3/4 pezzi per farina, pelati e olio.
“In questo momento non possiamo permetterci di perdere neanche un chilo di prodotto ed è necessario che vengano garantiti i ritiri e le consegne” ha spiegato il presidente della Coldiretti Lazio, David Granieri.
Il dirigente ha inoltre avvisato circa il pericolo di una psicosi da parte dei consumatori all’acquisto sfrenato nei supermercati, per la paura di rimanere senza generi di prima necessità come pasta e olio. “Tutto questo rischia anche di alimentare una pericolosa psicosi negli acquisti sugli scaffali dei supermercati” le sue parole.
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E’ per questo che la Coldiretti chiede a gran voce un intervento sul caro gasolio, al fine di scongiurare uno scenario catastrofico: “Dobbiamo puntare ad aumentare la produzione di cibo recuperando lo spazio fino a oggi occupato dalle importazioni”.